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River Plate-Boca Juniors, le dieci cose da sapere sul SuperClasico

Il SuperClasico bonarense si disputerà per la 203esima volta e non mancherà di offrire spettacolo sia in campo che sugli spalti. Ecco dieci curiosità su uno dei derby più infuocati del mondo.
A cura di Vito Lamorte
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Domani allo stadio Monumental di Buenos Aires si giocherà per la 203esima volta della storia il SuperClasico tra River Plate e Boca Juniors. Il derby bonarense è il derby più infuocato e spettacolare del mondo che supera anche il clima del derby di Istanbul e le rivalità religiose di Glasgow. Questo è uno dei tanti derby che si giocano a Buenos Aires e dintorni ma, di certo, è uno dei più sentiti perchè i tifosi delle due squadre sono tantissimi in tutto il paese. Il calcio d’inizio alle 17.15 in Argentina (le 22.15 italiane) e di certo questa sfida saprà regalare grande spettacolo sia in campo che sugli spalti del Monumental, anche se ancora una volta non saranno presenti tifosi ospiti per via delle norme imposte per limitare la violenza negli stadi argentini. Ecco dieci curiosità su una delle partite più affascinanti del globo: ecco a voi River Plate-Boca Juniors.

1. Spettacolo puro. Il periodico britannico The Observer abbia inserito il SuperClasico nella classifica delle cinquanta cose da fare prima di morire. Si tratta di uno degli spettacoli sportivi più affascinanti del pianeta.

2. Il primo SuperClasico. La prima volta che si scontrarono queste due compagini fu nel 1913 e la spuntò il River Plate per 2 a 1. Il primo SuperClasico dell'Epoca Profesional risale al 20 settembre del 1931 e fu sospesa al 75′ dopo diversi incidenti in seguito ad un calcio di rigore assegnato al Boca. Fuori dallo stadio vi fu una pesante repressione da parte della repressione. Bilancio: due morti.

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3. "Xeneizes". Questo è il nomignolo del Boca Juniors, squadra fondata nel 1905 da un gruppo persone che si staccò dalla società del River. Nello statuto di fondazione del Club Atlético Boca Juniors risultano numerosi giovani di origine italiana: Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga. Il termine xeneizes vuol dire “genovesi” e il legame tra il Boca e le squadre di Genova è molto forte. Negli anni si sono susseguiti attestati di vicinanza tra le tifoserie genovesi e la squadra "Xeneize". I tifosi della Sampdoria nel 1969 dedicarono a Tito Cucchiaroni, idolo della Bombonera che lo definì "el Loco" e successivamente goleador della compagine blucerchiata. I supporters rossoblù invece, con l'arrivo sotto la Lanterna di Rodrigo Palacio ed altri giocatori argentini, aumentarono la loro popolarità in terra argentina, arrivando ad aprire un club alla Boca per riunire i supporters del Genoa del barrio e della capitale.

4. "Millionarios". Il River Plate viene soprannominata dai tifosi e dalla stampa Los Millonarios ("I Milionari"), popolarmente abbreviato in Los Millo, da quando vennero ceduti Omar Sivor alla Juventus e Alfredo Di Stefano al Real Madrid e con quei soldi hanno costruito un pezzo dello stadio Monumental. Secondo le statistiche e i bilanci della società tra il 1979 e 1981, la rosa del River era tra le più costose al mondo.

5. "La Màquina". Negli anni '40 il River Plate terrorizzava le difese di Argentina e del continente con una squadra atomica ribattezzata "La Màquina" per la precisione delle giocate. Gli interpreti principali erano Munoz, Moreno, Loustau, Pedernera e Labruna (massimo goledaor del SuperClasico con 16 reti). Era talmente bello ammirarli mentre toccavano la “pelota” che i tifosi del River li soprannominarono “Caballeros de la angustia”, perchè facevano sudare gli ammiratori prima di far gol.

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6. “Puerta 12”. La più grande tragedia del calcio argentino. Il 23 giugno 1968 in un derby al Monumental morirono 71 persone e 15o rimasero ferite. L'età media delle persone che morirono era di appena 19 anni. La stampa argentina ribattezzò quello tragedia “Puerta 12”, come il Gate dello stadio dove avvenne la sciagura. Non furono mai trovati i responsabili e e cause.

7. 43 secondi. La rete più veloce del SuperClasico è stata realizzata dal giovane Manuel Lanzini del River Plate dopo 43 secondi del 5 maggio del 2013. Il giovane centrocampista de “La Banda” superò il record di 50 secondi di Pablo Ledesma, ex Catania, del Clausura 2007.

8. Gli infedeli. Sono circa 63 i giocatori che hanno militato per entrambe le prestigiose maglie. Ci sono nomi altisonanti come Abel Balbo, Gabriel Omar Batistuta, Claudio Caniggia, Hugo Gatti, Josè Manuel “Charro” Moreno, Oscar Ruggieri e Jorge “El Pipa” Higuain, il padre dell'attaccante del Napoli Gonzalo.

9. Hincha de Boca, jugador de River. Josè Manuel “Charro” Moreno è un grandissimo attaccante che ha vestito ambedue le maglie di River e Boca ma ha una particolarità: da sempre è un grande tifoso del Boca Juniors. El Charro ha giocato 9 stagioni con la maglia del River prima di passare con gli azul y oro ma fu un'inarrestabile macchina da gol in uno dei momenti più accesi del conflitto tra le due squadre. Molti addetti ai lavori lo hanno riconosciuto come uno dei più forti di sempre alle spalle di Maradona, Pelè e Di Stefano. Si tratta di uno dei conflitti interiori più drammatici della storia del calcio.

10. Gallardo e Arruabarrena. Entrambi gli allenatori hanno militato nelle rispettive compagini di cui ora sono tecnici. Marcelo Gallardo, coach del River Plate, ha giocato per 10 anni, non consecutivi, con la maglia de “Los Millos” ed è stato uno dei numeri 10 che i tifosi del River ricordano con più piacere per la tecnica e il temperamento. Rodolfo Arruabarrena è diventato da poco il tecnico del Boca Juniors. L'ex centrale difensivo "Xeneize" ha sostituito il monumento Carlos Bianchi dopo un bilancio di tre sconfitte in quattro gare nel Torneo Transicion 2014. Chi ricorderà molto bene Arruabarrena sono certamente i simpatizzanti dell'Inter, dato che quando militava nel Villareal eliminò i nerazzurri ai quarti di Champions League (stagione 2005-2006).

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