Reina: “Il tweet su Thiago? Ho tifato Bayern”

Pepe Reina è stato uno dei protagonisti della settimana. Il portiere spagnolo non si è messo in mostra per una parata o un gesto tecnico in campo, ma per un tweet che ha fatto infuriare i tifosi della Juventus. Il portiere spagnolo aveva infatti esultato per la rete del suo ex compagno di squadra e connazionale Thiago Alcantara che ha steso i bianconeri nella sfida di Champions contro il Bayern. A distanza di alcuni giorni ecco come il numero uno azzurro si è giustificato: “Ma io sono sempre stato tifoso delle squadre nelle quali ho giocato: un anno fa esultavo quando il Napoli segnava; oggi lo faccio per il Bayern. Io sono amico dei miei amici, tutto qua".
E a proposito di Juve, Reina in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, ha spiegato le differenze tra il Napoli e la capolista della Serie A: “Siamo diversi, tutto qua. E c’è a chi sta bene un modo e a chi un altro. Anche sulle teorie, ad esempio su chi gioca meglio, si possono avere pareri discordanti: perché la Juventus non subisce quasi nulla, è difficile farle goal. Però magari noi offriamo uno spettacolo che appaga. Loro sono in vantaggio ed il destino è nelle mani della Juventus, non nelle nostre. Se le vincono tutte, è fatta. Però, per il momento, si può essere soltanto fieri di questo Napoli, che è a tre punti dai campioni d’Italia. Scontro diretto decisivo? Magari a caldo, subito dopo, ha pesato parecchio. Erano quindici minuti che la partita era praticamente nostra; a loro stava bene il pareggio, almeno così pareva. Però abbiamo perso".
Il Napoli e Reina dunque lotteranno fino alla fine per conquistare uno scudetto che avrebbe il sapore dell’impresa. Un successo dal peso specifico notevole per la carriere dell’ex Liverpool pronto a rimanere in azzurro a vita: “La mia carriera finirà qua, e lo dico anche in presenza dei dati anagrafici. Ma prima che ciò accada, dovrò vincere lo scudetto con questa maglia e per questa gente. Sarebbe il nostro orgoglio. Non oso immaginare. Perché potrebbe succedere di tutto, magari erutta di nuovo il Vesuvio. Ho sentito l’affetto di Napoli e ciò è accaduto dal primo giorno. E’ stata empatia allo stato puro, immediata. Io adoro Napoli”.
E chissà che l’arma in più del Napoli non sia proprio il suo amico Higuain già protagonista di una stagione eccezionale: “Stiamo parlando d’un calciatore, il Pipita, che è tra i primi cinque attaccanti al Mondo. Non soltanto giocatore straordinario, ma per noi fondamentale. Il Napoli ha la fortuna di poterselo godere e ce lo godiamo".
Inevitabile una domanda sui suoi rapporti con il suo mentore Benitez e l’attuale allenatore Sarri, con una rivelazione sul futuro: “Rafa mi ha insegnato talmente tanto, non solo come allenatore, che avrà sempre la mia gratitudine. E poi mi ha voluto con sé a Liverpool ed a Napoli, mi ha trascinato in queste due esperienze meravigliose.Non è stato solo un rapporto professionale, tra di noi. Persona straordinaria. Io a fine carriera vorrei fare l'allenatore. Sulla panchina del Napoli? Quella è di Sarri ed io uno come lui me lo tengo qua stretto a lungo".