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Rebic: “Voglio dimostrare di meritare il Milan. Senza calcio sarei diventato poliziotto”

Un tempo contro il Verona, 7′ contro l’Inter. Ante Rebic colpo di calciomercato last-minute del Milan spera di trovare con continuità una maglia da titolare nelle prossime giornate. Il duttile attaccante croato arrivato con la formula del prestito biennale, si è raccontato attraverso i canali social: da alcuni aneddoti sui suoi primi passi da calciatore, fino alla scelta di approdare in rossonero, in cui ha avuto un ruolo fondamentale il suo connazionale Zvonimir Boban.
A cura di Marco Beltrami
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Un tempo contro il Verona, 7′ contro l'Inter. Ante Rebic colpo di calciomercato last-minute del Milan spera di trovare con continuità una maglia da titolare nelle prossime giornate. Il duttile attaccante croato arrivato con la formula del prestito biennale, si è raccontato attraverso i canali social: da alcuni aneddoti sui suoi primi passi da calciatore, fino alla scelta di approdare in rossonero, in cui ha avuto un ruolo fondamentale il suo connazionale Zvonimir Boban

Ante Rebic e i primi passi nel mondo del calcio

Ante Rebic attraverso i canali social del Milan, ha parlato del suo passato raccontando alcuni episodi particolari. L'ex di Verona e Fiorentina, se non avesse giocato a calcio probabilmente avrebbe fatto l'allenatore: "Ho iniziato a giocare all’età di 7 anni nella squadra del Vinjani. Ho sempre voluto giocare a calcio, ma se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un poliziotto – riporta Sky – Sono andato al primo allenamento ed è stata una bellissima esperienza. Abbiamo giocato tante partite 11 contro 11 e a volte anche 15 contro 15, eravamo veramente tanti. Ruolo? Prima ero un centrocampista, poi all'età di 17 anni quando giocavo nell'RNK Spalato, l’allenatore Ivan Matic mi schierò a sinistra e questo è il mio ruolo ora".

La crescita di Rebic in Germania

Fondamentale per la sua carriera la sua esperienza in Germania con le maglie di Lipsia prima e Eintracht Francoforte poi. Rebic, ha parlato così della sua formazione in terra tedesca, dimostrando gratitudine nei confronti di quello che è l'attuale allenatore del Bayern Kovac: "Sono arrivato in Germania grazie ad una delle persone più importanti della mia vita calcistica, Niko Kovac, mio ex allenatore. Ho parlato molto con lui ed è stato fondamentale per la mia carriera. Dopo i Mondiali sono cambiate molte cose, ora tutti sanno di cosa è capace la Croazia".

Rebic e la voglia di dimostrare di essere da Milan

In conclusione una battuta sul Milan. Non ci ha pensato su due volte Rebic a dire sì ai rossoneri, anche grazie all'intercessione di Boban: "Appena ho saputo l'interesse dei rossoneri ho chiamato subito mio padre e mi ha detto di accettare. Il Milan è uno dei migliori club in Italia. Ho parlato con Boban e mi ha spiegato che il club si aspetta tanto da me, è un onore ma anche una responsabilità, come per tutti i giocatori del Milan. Ho preso il numero 18 perché è lo stesso che avevo ai mondiali con la Croazia e mi ha portato fortuna. Al Milan voglio dimostrare di essere migliore di quando sono arrivato in Serie A e che merito di essere qui e rappresentare i rossoneri".

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