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Real Madrid, Zidane difende Cristiano Ronaldo: “Sto con i miei giocatori, sempre”

L’allenatore francese ha difeso Cr7 dopo le critiche per il cellulare in campo con cui si è controllato la ferita: “Tutti parlano a caso, ma io proteggo sempre i miei giocatori. Questo è il mio ruolo”
A cura di Alessio Pediglieri
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La notizia di un possibile addio di Cristiano Ronaldo al Real Madrid ha messo in subbuglio la tifoseria e l'ambiente madridista creando confusione sul prossimo futuro del portento portoghese e del club spagnolo. La frattura questa volta sembra insanabile anche perché da parte del presidente Perez non vi è la volontà di rivedere ancora una volta un contratto appena rinnovato e ritoccato mentre per Cr7 le offerte non mancano da parte di mezza Europa.

I rumors di mercato

Chi ci va di mezzo è di certo la tifoseria che oggi si sente sballottata tra i flutti di mercato e la squadra che perderebbe un punto di riferimento essenziale. Senza dimenticare il tecnico, attualmente Zinedine Zidane – anch'egli tra i rumors  di un addio a giugno – che sta cercando di mantenere altissima la concentrazione di un gruppo ovviamente deconcentrato dalle troppe voci.

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Il taglio e il cellulare

In aggiunta a tutto ciò, l'ultimo episodio che ha scatenato l'ironia e l'ira di molti tifosi, con Cr7 che ferito in campo durante la partita contro il Deportivo, si è specchiato in un cellulare per valutare l'entità del taglio da cui perdeva molto sangue. Un gesto che non è piaciuto ai più che hanno approfittato per prendere di mira il portoghese alle prese con un braccio di ferro di mercato con il club.

La difesa di Zidane

Nel corso della conferenza stampa, alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Coppa del Re contro il Leganes, Zinedine Zidane, tecnico del Real Madrid, è tornato a commentare le critiche piovute su Cristiano Ronaldo, ‘reo' di aver controllato la lesione con il cellulare. Secondo alcuni il gesto avrebbe messo in mostra l'ego del portoghese ma Zidane lo ha difeso:

"Ha semplicemente preso il telefono per valutare l'entità della ferita e se continuare o meno. Purtroppo la gente parla e continuerà a farlo. Io sto con i miei calciatori. Il mio ruolo è proteggere il gruppo sempre"

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