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Real Madrid, Zidane annuncia l’addio in conferenza: “Ho deciso di lasciare il club”

La conferenza stampa ha colto di sorpresa l’ambiente madrileno: dopo un incontro con il presidente, Florentino Perez, il tecnico francese ha chiarito ufficialmente i motivi del suo addio alle merengues dopo aver vinto tutto e in particolare con il trionfo (il terzo consecutivo) in Champions League. “Questa squadra deve continuare a vincere e per questo ha bisogno di un cambio in panchina”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Ho deciso di lasciare il Real Madrid". E' con queste parole che Zinedine Zidane ha annunciato che l'anno prossimo non sarà più sulla panchina dei blancos dopo essere diventato uno degli allenatori più giovani e vincenti della storia: 9 titoli in 878 giorni trascorsi a consegnare alla leggenda le imprese compiute con la società iberica. Accanto a lui in conferenza stampa c'era il presidente dei blancos, Florentino Perez, al quale aveva comunicato le proprie intenzioni in un colloquio avvenuto poco prima che fosse convocata la stampa. Quali sono le motivazioni che hanno spinto l'allenatore a una decisione del genere? E' lui stesso a spiegarle.

Questa squadra deve continuare a vincere e per questo ha bisogno di un cambio in panchina. Parlo di altre metodologie di lavoro, per questo ho preso questa decisione. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare ma non allenerò qualche altra squadra.

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Colto in contropiede dalla scelta del tecnico è anche il massimo dirigente del Real, costretto adesso a trovare in tempi brevi un'alternativa all'allenatore dimissionario nonostante la striscia positiva di risultati e successi ottenuti finora.

E' una decisione inattesa, che mi ha stupito molto – ha aggiunto Florentino Perez -. Mi sarebbe piaciuto poterlo convincere a restare, ma dobbiamo rispettare la sua volontà. Voglio chiarire che non si tratta di un addio, ma di un arrivederci.

Una carriera da record sublimata con 3 Champions consecutive

La carriera da allenatore di Zizou è stata scandita da un percorso circolare che lo ha portato nel giro di pochi anni sul tetto d'Europa e del mondo considerati i trofei conquistati a livello di club. Un'esperienza legata a doppio filo con la storia più recente delle merengues: nel 2013 Zizou fece il suo debutto come più stretto collaboratore di Carlo Ancelotti, esercitando il ruolo di suo vice e anche l'incarico di direttore sportivo. Il 2014 è l'anno in cui ‘inizia a farsi le ossa' da tecnico accettando di guidare il Real Madrid Castilla, la seconda squadra che milita nella terza divisione del campionato spagnolo.

Due anni più tardi arriverà la promozione al timone della prima squadra. Il 4 gennaio del 2016 il presidente, Florentino Perez, decide di esonerare Rafa Benitez che mai è riuscito a carpire la benevolenza dei senatori dello spogliatoio. Da allora, in poco più di due anni e mezzo, Zidane ha portato in dote nella bacheca dei trofei ben 3 Champions League, 2 coppe del mondo per club, 2 Supercoppe Uefa, 1 supercoppa di Spagna e un campionato.

Chi può prendere il posto di Zizou al Real: spunta Conte

Una delle ipotesi più probabili è che il Real Madrid – come avvenuto per Zidane – punti tutto su una soluzione interna con Santiago Solari e Guti considerati i profili individuati per raccogliere il testimone dalle mani del francese. In agenda, però, ci sono alternative che conducono all'estero: in cima alla lista delle preferenze c'era Maurizio Pochettino (molto stimato dal presidente Perez) ma il suo rinnovo col Tottenham ne congela la pista. Anche Antonio Conte può essere una opzione nei prossimi giorni, in attesa che si dipani la matassa a Stamford Bridge con l'arrivo di Maurizio Sarri da Napoli, sempre che la società non prepari un colpo a sorpresa: ovvero, proprio l'ex allenatore dei partenopei.

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