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Real Madrid “superbe” anche a Parigi: Zidane vola ai quarti, Emery saluta la Champions

Dopo la vittoria dell’andata, i “Blancos” hanno copiato ed incollato il precedente match e battuto il Psg anche al Parco dei Principi. In rete Cristiano Ronaldo, Cavani e Casemiro. Serata grigia per il Psg, mai davvero pericoloso, e per Marco Verratti: espulso per doppia ammonizione. Nell’altro ottavo di finale, pareggio senza reti tra Liverpool e Porto. Anche Jurgen Klopp conquista la qualificazione.
A cura di Alberto Pucci
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L'anno scorso il Barcellona, quest'anno il Real Madrid. L'Europa dei grandi, quella che mette in palio la coppa dalle grandi orecchie, continua a rimanere un tabù per il Paris Saint-Germain. Nonostante i soldi spesi da Nasser Al-Khelaïfi, la Champions League anche in questa edizione non finirà nella bacheca del club francese. Rimarrà in quella dei "Blancos"? Troppo presto per dirlo, anche se la tanto criticata formazione di Zinedine Zidane ha dimostrato che la musichetta della Champions può far accendere in un lampo Cristiano Ronaldo e compagni.

Nell'ottavo di finale dello scorso anno, il 4 a 0 al Barcellona illuse tutti quanti e autorizzò l'Europa intera a salutare una nuova protagonista. Il sogno durò poco. La storica "remuntada" dei blaugrana diede inizio al declino dei parigini: in Europa, ma anche in Francia dove fu il Monaco a festeggiare il titolo. Dopo la sconfitta per 3 a 1 rimediata in Spagna, il Paris Saint-Germain questa sera non è riuscito a mettere in soggezione i campioni in carica. Non è riuscito a dare lucidità alla sua manovra e ha finito per consegnarsi all'esperienza dei "Blancos": ancora una volta ai quarti di finale e in viaggio verso la finale di Champions League.

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Areola e Navas blindano il risultato

Non c'è Neymar, ma poco conta perchè sull'erba del Parco dei Principi c'è il meglio che il calcio europeo può offrire. Dopo lo straziante minuto di silenzio per Davide Astori e i fuochi d'artificio del primo ottavo giocato al Bernabeu, ecco il secondo atto tra Paris Saint-Germain e Real Madrid: quello decisivo per volare ai quarti di finale di Champions League. L'atteggiamento frenetico del Psg e l'attenzione con cui ha affrontato i primi minuti la truppa di Zidane, hanno fatto da prologo ad un primo tempo fondamentalmente equilibrato. Davanti ad una squadra alla ricerca disperata di una rete per riaprire il discorso, i campioni in carica hanno controllato e agito principalmente di rimessa. Alle due grandi occasioni dei "Blancos" (con Sergio Ramos e Benzema), ha risposto l'undici di Unai Emery nel finale di tempo con un cross insidioso di Di Maria e una buona chance per Mbappè. A blindare il risultato sul pareggio, prima dell'intervallo, ci hanno dunque pensato Areola e Navas: protagonisti assoluti della prima frazione di gioco.

Dominio Real

Chiamato poco in causa nel primo tempo, Cristiano Ronaldo è diventato l'attore principale dei primi dieci minuti del secondo. Di fronte al solito spartito francese (grande intensità, ma poca lucidità sotto porta), il portoghese si è caricato sulle spalle la squadra e ha realizzato il gol del vantaggio al 51esimo, grazie ad un preciso colpo di testa da pochi passi. Il 31esimo gol stagionale di CR7, ha girato la partita a favore del Real Madrid. Il Psg si è fatto sotto più con i nervi che con idee ben precise, ma ha finito per consegnare metri e spazio ad un avversario molto più in palla e decisamente più pronto per partite così importanti. L'espulsione di Verratti (doppio giallo), il palo di Asensio, il pareggio fortunoso di Cavani, il gol decisivo di Casemiro e l'altro legno di Lucas Vazquez sono state le ultime istantanee scattate a Parigi. Unai Emery esce con le ossa rotte dalla sfida con Zidane e non è detto che possano esserci altre occasioni in futuro. Il tecnico spagnolo non è mai entrato nel cuore della tifoseria e della dirigenza e questa doppia batosta, arrivata nella competizione più importante, potrebbe alimentare nuove voci di esonero a fine stagione.

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Anche il Liverpool tra le migliori otto d'Europa

Se il "marsigliese" Zidane sorride e gode per aver buttato fuori i rivali parigini, al di là della Manica e nella città dei Beatles anche Klopp va a letto felice e con i quarti di finale in tasca. Per il Liverpool dopo la goleada dell'andata, è stata poco più di una passeggiata contro un Porto ormai fuori causa e arrivato ad Anfield con un obiettivo preciso: evitare di prendere un'altra imbarcata. Nonostante tutto, il tecnico dei "Reds" non ha esagerato nel turnover e ha comunque cercato la vittoria con l'undici migliore: sfumata per pochi centimetri, dopo le occasioni di Manè (clamoroso il suo palo al 31esimo) e Lovren. Imbattuto non solo contro i portoghesi, ma anche in tutta questa edizione della Champions, il Liverpool festeggia e dopo nove anni torna tra le migliori otto d'Europa. Una bella soddisfazione per l'undici di Jurgen Klopp: possibile mina vagante del prossimo sorteggio di Nyon per i quarti di finale.

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