Real Madrid-Barcellona, ‘el Clasìco’ crocevia della Liga

Ci sono delle partite che gli appassionati di calcio non si perderebbero per niente al mondo e una di queste è sicuramente Real Madrid-Barcellona. Il fascino del Clasìco non passa mai di moda. Nelle ultime quattro stagioni la squadra che ha vinto il Clasico al Bernabeu non ha vinto la Liga e forse non sarà decisivo nemmeno stasera ma se dovesse perdere il Real ci sarebbe una grande pressione su Rafa Benitez. Se i blaugrana dovessero espugnare il Bernabeu sarebbero sei i punti di vantaggio sulla squadra di Florentino Perez che si troverebbe di fronte al primo sliding doors della stagione. È il primo Clasìco della stagione e sarà il primo per Rafa Benitez come responsabile tecnico del Real Madrid.
Partita blindata con oltre 2400 agenti dopo gli attentati di Parigi e la sospensione delle due amichevoli internazionali in programma martedì a Bruxelles e ad Hannover. Quello che si disputerà al Santiago Bernabeu sarà il Clasìco numero 231 e sono diversi i punti da cui partire per poterlo analizzare nel migliore dei modi.
Bravo-Navas, numeri 1 a confronto

I numeri di Keylor Navas sono i migliori di un portiere del Real Madrid da moltissimo tempo. Ha subito solo tre gol in tredici partite e ha fermato 27 dei 30 tiri in porta che ha ricevuto mentre Kiko Casilla ha subito quattro gol in due partite che ha giocato finora. Non c'è nessuno che ha i numeri di Keylor in questo momento, nemmeno i due estremi difensori del Barcellona primo in classifica. Claudio Bravo ha subito cinque gol in sette partite che ha giocato mentre il suo rivale per il posto, Ter Stegen, ne ha subiti nove in otto partite.
Ramos-Piquè, amici/nemici

Sono i leader indiscussi delle loro difese. Ramos e Piquè sono con molta probabilità i migliori difensori centrali del mondo ma il momento dei due è molto diverso. Sergio Ramos dovrebbe giocare con un'infiltrazione e dopo la sfida con il Barça si opererà alla spalla. Il difensore andaluso ha subito la ricaduta proprio nella gara col Siviglia mentre realizzava la rete del vantaggio ma un leader come lui non si tirerà indietro e scenderà sicuramente in campo. Se dopo l'addio di Raùl nel 2010 Sergio Ramos è il vero punto di riferimento dei tifosi madridisti, Gerard Piquè è l'emblema dell'antimadridismo. Il numero 3 del Barcellona è una persona non grata a Chamartin e non ha mai perso l'occasione per lanciare frecciate al Real. Lo scorso settembre ha dichiarato: "Il rapporto fra Real Madrid e Barcellona è passionale, quando a uno va bene, all'altro va male. Per questo spero che il Real Madrid vada nel modo peggiore possibile. Spero che i Blancos perdano sempre, amo il mio club e non aspettatevi che cambi sotto questo punto di vista". Tanto per ribadire il suo punto di vista e preparare il terreno per la gara il difensore catalano nella giornata di ieri ha affermato che i fischi del Bernabeu saranno "musica per le sue orecchie". Quando si dice ‘stemperare il clima'.
CR7-Neymar, gol e mercato

"Neymar up, CR7 down". Così El Mundo Deportivo riassumeva il momento dei due attaccanti di Barcellona e Real Madrid. Il calciatore brasiliano, secondo il quotidiano catalano, potrebbe entrare nella corsa al Pallone d'Oro grazie alle sue ottime prestazioni in questa prima parte di stagione con i blaugrana, mentre il portoghese è apparso nervoso nella gara contro il Siviglia. I due stanno vivendo un momento diverso. Le voci di mercato circondano il portoghese ma CR7 è sempre il miglior realizzatore dei blancos con 8 reti in 11 gare di Liga e 5 gol in 4 partite di Champions League.
Dall'infortunio di Lionel Messi è stato Neymar a prendere per mano la squadra di Luis Enrique mettendo a segno 11 gol in 10 gare. Lo scorso anno al minuto 3 ha violato la rete del Real Madrid realizzando il gol più veloce nella storia dello stadio madrileno dal 1986. Era il giorno dell'esordio di Luis Suarez in blaugrana. Intanto a causa dei problemi con il fisco spagnolo il padre di Neymar ha detto che il figlio potrebbe anche pensare di lasciare Barcellona. Sarà vero?
Benitez-Luis Enrique, due spagnoli a confronto

Quelle di Rafa Benitez e Luis Enrique sono due impostazioni di gioco molto diverse ma non si può ancora fare un vero e proprio paragone tra i due dato che il tecnico spagnolo è approdato alla casa blanca lo scorso luglio. È un progetto ancora da definire a livello tattico dato che non c'è un piano tattico fisso. Uno dei punti deboli che perseguita Benitez nella sua carriera da allenatore è il rapporto con i senatori: lo spagnolo ha sempre avuto difficoltà a rapportarsi con il leader dello spogliatoio (vedi Inter e Napoli) e questa settimana ci sarebbe stata una riunione proprio tra Rafa e Marcelo, CR7 e Ramos che gli avrebbero chiesto di giocare in maniera più offensiva. Una parte della stampa e dei tifosi lo ha definito "amarrategui", che in spagnolo vuol dire "catenacciaro".
Situazione diversa per Luis Enrique. Il tecnico del Barça è parte del progetto che ha già dato i suoi frutti e deve riconfermare quanto di buono ha fatto nel 2014/2015. L'ex centrocampista di Real e Barcellona ha saputo adattare l'idea di calcio ‘barcelonista' degli ultimi 10 anni con la sua: verticalizzazioni repentine assemblate al palleggio. Luis Enrique ha trasformato la squadra da orizzontale in verticale.
Clasico e incognite

Messi sì, Messi no. La presenza di Lionel Messi è la chiave di tutto. Se dovesse partire dall'inizio si ricomporrebbe il tridente stellare del Barça ma se il numero 10 partirà dalla panchina allora Sergi Roberto potrebbe giocare in avanti al fianco di Luis Suarez e Neymar. Luis Enrique nelle conferenza stampa di ieri ha detto che avrebbe parlato con il campione argentino e si sarebbe confrontato con lui per decidere sul da farsi. La sensazione è che se Lionel Messi dovesse dare il suo assenso, Luis Enrique lo schiererà senza pensarci due volte. Un'altra opportunità potrebbe essere rappresentata anche dall'impiego di Andres Iniesta come trequartista in un ipotetico rombo di centrocampo o nei tre davanti spostando Javier Mascherano in mediana e inserendo Vermaelen o Mathieu al fianco di Piquè.
Come giocherà il Real? Per Benitez il dubbio è Karim Benzema. La vicenda Valbuena e un infortunio potrebbero non vederlo nel giusto stato d'animo per giocare. Con molta probabilità davanti dovrebbe giocare James Rodriguez insieme a Gareth Bale e Cristiano Ronaldo mentre in mediana Rafa deve sceglierne tre tra Toni Kroos, Isco, Luca Modric e Casemiro. Nelle ultime ore sembra che il tecnico spagnolo potrebbe giocare con il 4-4-2, quello con cui Carlo Ancelotti ha vinto l'anno scorso per 3-1 al Bernabeu che vedeva una linea mediana composta da James, Modric, Kroos e Isco che gestì la partita in maniera perfetta.
Le probabili formazioni del Clasico
Le premesse per vedere un partidazo ci sono tutte e poi Real Madrid e Barcellona non deludono mai le attese: el Clasìco, sia in Liga che in Champions League, non finisce 0-0 dal 2002.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Varane, Ramos, Marcelo; Kroos, Modric; James Rodriguez, Bale, Ronaldo, Benzema. All.: Benitez.
Barcellona (4-3-3): Bravo; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Suarez, Neymar, Sergi Roberto(Messi). All.: Luis Enrique.