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Razzismo, Ancelotti: “Non se ne può più, stadi italiani pieni di ignoranti e maleducati”

Il tecnico del Napoli ha ribadito la propria posizione in un convegno all’Università: “Non ho mai chiesto di sospendere le partite. Ma in caso di cori razzisti le partite si devono interrompere, si aspetta qualche minuto e poi si riprende”. Il presidente della Figc, Gravina: “Semplificheremo l’iter di sospensione delle gare. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendere o riprendere la gara”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sì alla sospensione della partita ma temporanea. Un provvedimento importante per dare un segnale forte in caso di cori razzisti negli stadi. Carlo Ancelotti ha ribadito la propria posizione anche nel corso di un intervento all'Università Vanvitelli a Napoli, dove è intervenuto sul tema la gestione del gruppo e delle risorse umane in un top club. Quanto accaduto a Kalidou Koulibaly a San Siro è uno degli episodi più gravi ma la cronaca recente ha offerto ulteriori spunti di polemica.

Non se ne può più – ha ammesso il tecnico dei partenopei -. Anche a Bologna un giocatore di vent'anni (Kean, ndr) l'altro giorno è stato insultato, non ha senso. Il calcio italiano non è cambiato, gli ignoranti e maleducati continuano ad andare negli stadi e per loro serve un corso di educazione, senso civico e rispetto. Ho avuto la fortuna di vivere 9 anni all'estero e queste cose sono state debellate, non si può fare, non si deve fare.

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Posizione chiara, Ancelotti ne aveva parlato già nelle scorse settimane quando aveva espresso parere favorevole allo stop da parte dell'arbitro all'incontro. Con una differenza sostanziale che spiega di nuovo per sgombrare il campo da equivoci.

Non ho mai chiesto di sospendere le partite, so bene che se 60mila persone devono uscire dallo stadio si creano dei problemi – ha aggiunto -. Ma in caso di cori razzisti le partite si devono interrompere, si aspetta qualche minuto e poi si riprende. Ho sentito un'intervista del presidente della Federcalcio Gravina – ha spiegato Ancelotti – e so che la federazione sta facendo dei passi per semplificare questa norma. Questo è giusto, ma ricordiamoci anche che la norma c’è ed è già applicabile in caso di insulto territoriale o razziale, a Milano non è stata applicata.

Il presidente della Figc, Gravina: Sì alla sospensione temporanea

Cosa intende fare la Federcalcio? Nell'intervista alla Gazzetta dello Sport il presidente, Gabriele Gravina, spiega quali sono i provvedimenti che verranno presi subito in caso di cori razzisti. Chi li segnalerà attivando, di fatto, la procedura? I collaboratori della Procura federale e il funzionario del Viminale. Saranno loro a indicarli al quarto uomo.

Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l'iter di sospensione delle gare previsto dall'articolo 62 delle Noif. Contestualmente all'annuncio dello speaker, il gioco verrà temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell'ordine pubblico deciderà se sospendere o riprendere la gara.

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