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Rapporti tra ultrà Juve e ‘ndrangheta, chieste pene complessive per 112 anni

La requisitoria dei pm torinesi è durissima, i reati contestati nell’ambito del processo ‘Alto Piemonte’ sono di traffico di biglietti e appalti: per 15 tifosi della Juventus l’accusa è associazione di stampo mafioso (ma il club non risulta coinvolto nell’indagine).
A cura di Redazione Sport
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La requisitoria dei pubblici ministeri, Monica Abbatecola e Paolo Toso, al termine della requisitoria nel Tribunale di Torino è durissima: 112 anni di carcere per 15 imputati (tra i quali anche alcuni ultrà della Juventus) è il monte complessivo delle pene richieste nel processo abbreviato ‘Alto Piemonte', l'inchiesta che s'è sviluppata dalle indagini condotte su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Nord Ovest. Sotto la lente degli inquirenti è finita la promiscuità dei traffici che la malavita organizzata avrebbe ordito per assicurarsi appalti e lavori in varie province del Piemonte e ricavare proventi dal bagarinaggio dei biglietti attraverso uomini fidati presenti nel settore più caldo del tifo bianconero (ma il club juventino non risulta coinvolto nell'indagine). Il reato contestato a quasi tutti è di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Nel novero degli accusati spuntano i nomi anche di Saverio Dominello (la Procura ha chiesto 12 anni) e il figlio Rocco (chiesti 8 anni): entrambi devono rispondere di associazione mafiosa e tentato omicidio. Tra gli imputati c'è ancora un altro tifoso bianconero: si tratta di Fabio Germani sul quale pende l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (5 anni è la richiesta da parte dei pm). Rocco Dominello, uno dei capi ultrà della Juve, era stato chiamato in causa per un presunto tentativo da parte della malavita organizzata di fare affari nella Curva dello JStadium attraverso il bagarinaggio dei tagliandi.

Processo Juve, udienza federale rinviata a dopo Cardiff. Davanti al Tribunale federale nazionale, riunito a Roma nella sede della Federcalcio, era presente anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, deferito dalla Procura della Fica. Dopo due ore l'udienza del procedimento sportivo inerente ai presunti rapporti tra la Juventus e alcuni gruppi ultrà per la gestione di biglietti e abbonamenti dello JStadium è stata rinviata: uno slittamento temporale a dopo la finale di Champions League di Cardiff (3 giugno), a settembre.

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