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Rakitic: “Buffon, campione unico. Gli cederei il mio posto al Mondiale”

Il croato del Barcellona spende parole di elogio per il numero uno della Juventus e della Nazionale: “Qualsiasi bambino se disegna una squadra come portiere mette Buffon. E Gigi meritava di essere al Mondiale, peccato davvero”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il fallimento clamoroso dell'Italia e il pianto, sincero, di Gigi Buffon dopo aver mancato la qualificazione al Mondiale sono le ultime immagini di quella ‘serata' maledetto di San Siro. Niente luci, molte ombre e tante lacrime: si è chiusa così l'avventura nei playoff della Nazionale e dietro il sipario strappato è finito anche il numero uno della Juventus e degli Azzurri che sognava un'uscita di scena degna di un campione e invece è scivolato via sui titoli di coda.

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Buffon ci ha messo il cuore e la faccia, altri sono sgattaiolati nello spogliatoio senza nemmeno avere il coraggio delle proprie responsabilità (Ventura non s'è dimesso, s'è lasciato esonerare percependo oltre 800 mila euro fino a giugno prossimo). Jordi Alba – prossimo avversario in Champions – s'è detto onorato di averlo come avversario, gli ha fatto i complimenti e s'è detto orgoglioso di poter scambiare la propria casacca con quella del portiere italiano. Ivan Rakitic è andato oltre.

Mi piacerebbe quasi che andasse al Mondiale al mio posto – ha ammesso il croato nella conferenza stampa di vigilia della sfida di Champions -. Quello che ha dato al calcio è unico, qualsiasi bambino se disegna una squadra come portiere mette Buffon.

Abbraccio fraterno. L'esclusione dell'Italia dai Mondiali è stato un shock fortissimo per gli Azzurri, un terremoto per la Federazione che ha visto il presidente Carlo Tavecchio disarcionato dalla sfiducia ricevuta in Consiglio federale. Nessuno avrebbe immaginato che la Nazionale potesse mancare l'obiettivo.

Quando vedi certe immagini ti viene voglia di stargli vicino, non ci sono parole – ha aggiunto Rakitic -. E' un peccato che un giocatore come lui non possa avere una chance di giocare il Mondiale un'ultima volta.

Rispetto per la Juventus. Due anni fa, a Berlino, i bianconeri misero paura al Barcellona: finì 3-1 per i blaugrana ma i bianconeri uscirono a testa alta dal campo. E' stato così anche nella scorsa edizione della Coppa, quando furono costretti a inchinarsi solo alla ‘magnificenza' di Cristiano Ronaldo. La squadra di Allegri, però, un avversario durissimo.

La Juve lo scorso anno ha meritato di vincere quasi la Champions, sappiamo che avversario forte è. Ma noi faremo il massimo per fare la miglior partita possibile. E' la Champions e vogliamo rimanerci. Messi? Siamo tutti fiduciosi e sappiamo l'affetto che ha verso tutto l'ambiente catalano e sono comunque sicuro che resterà qui.

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