Raiola, stoccata al Milan: “Fassone e Mirabelli? Non credo nel loro progetto”
Prosegue la guerra verbale tra la dirigenza del Milan e Mino Raiola. L'agente di Gigio Donnarumma dopo le schermaglie post tormentone legato al rinnovo contrattuale del suo assistito con i rossoneri è tornato a parlare della coppia Fassone-Mirabelli con parole tutt'altro che leggere. Raiola nel corso della popolare trasmissione televisiva Rai "La Domenica Sportiva" ha dichiarato senza troppi giri di parole di non credere nel progetto rossonero.
Raiola non crede nel progetto Milan
Raiola è intervenuto nelle vesti di ospite nel corso della puntata relativa alla 3a giornata di Serie A quella che ha visto il Milan crollare in casa della Lazio. Il procuratore dell'estremo difensore rossonero che è riuscito a strappare un super contratto per il suo assistito ha parlato così dei rapporti con l'amministratore delegato e il direttore sportivo dei rossoneri: "Fassone e Mirabelli? Non ho veramente nulla di personale con loro, ma il problema è che io non credo nel loro progetto".
L'agente risponde a Mirabelli
Dichiarazioni che hanno il sapore della "vendetta" per il procuratore. Quest'ultimo infatti con la sua poca fiducia ha risposto per le rime a Mirabelli che solo pochi giorni fa aveva definito Raiola addirittura un "piccolo uomo", per i postumi dell'affare legato al rinnovo di Donnarumma.
Raiola-Milan, diatriba infinita
Ennesima puntata dunque del botta e risposta tra la dirigenza del Milan e l'agente. Tutto è iniziato dal primo no di Donnarumma e Raiola alla proposta di rinnovo contrattuale dei rossoneri. Una diatriba che è proseguita anche dopo la positiva conclusione dell'affare Gigio, con Raiola che si è lamentato con il club per la mancata consegna della fascia di capitano al suo giovane assistito, "scavalcato" invece da Bonucci.
Dybala via dalla Juve, la previsione di Raiola
E per concludere l'agente ha detto la sua anche su Paulo Dybala. Raiola vedrebbe bene l'argentino all'estero, in Spagna o in Premier: "Alla fine andrà via dalla Juve. E se lo farà, dovrebbe andare in una squadra con un progetto già formato, dove possa inserirsi, perché è ancora troppo giovane per fare da leader di un progetto nuovo. Lo vedrei bene al Barcellona, al Real Madrid, a Manchester, sia City che United, ma sempre all'interno di un grande progetto".