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Raiola nel mirino del fisco olandese: l’indagine si sposta nella sede del Milan

La Guardia di Finanza italiana, in contatto con quella olandese, ha fatto visita nella sede del Milan per visionare i contratti di Antonio Donnarumma, Balotelli e Niang. L’obiettivo del fisco olandese, è quello di accertare la reale residenza del noto agente sportivo.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo l'indiscrezione delle scorse ore, l'indagine del fisco olandese nei confronti di Mino Raiola prosegue senza soste. Come ha rivelato un articolo pubblicato dal "Fatto Quotidiano", il potente procuratore sportivo è infatti nel mirino del fisco olandese che sta verificando la reale residenza fiscale di Raiola (che ha sempre detto di vivere e risiedere nel Principato di Monaco), al fine di capire se i suoi introiti milionari vanno tassati in Olanda.

L'inchiesta del fisco olandese, si è così spostata in Italia e ha fatto tappa a "Casa Milan" dove gli ispettori (con l'aiuto della Guardia di Finanza italiana), avrebbero chiesto la documentazione relativa ad alcuni calciatori della scuderia dell'agente italo-olandese Raiola: tra questi anche gli ex Mario Balotelli e Mbaye Niang e anche l'ultimo arrivato Antonio Donnarumma: il fratello di Gigio.

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I sospetti del fisco olandese

Nelle scorse settimane, Raiola sarebbe già stato convocato dal fisco olandese per versare le tasse: una convocazione alla quale l'agente non avrebbe risposto spiegando, attraverso il suo legale, che nulla è dovuto perché la sua residenza è quella del Principato. Un contenzioso che continua dunque a far discutere, soprattutto dopo i sospetti degli inquirenti sui movimenti della "Maguire Tax & Legal": una società che cura gli interessi tributari di diversi calciatori celebri che, secondo il "Fatto quotidiano", in molti collegano proprio al potente procuratore.

Raiola ha smentito ogni presunto collegamento con questa società, si è dichiarato sorpreso di questa indagine e, in una recente nota ufficiale, ha ribadito di essersi trasferito a Monaco vent’anni fa con moglie e i figli. L’indagine amministrativa è in fase istruttoria, e, al momento, non risultano contestazioni all’agente per evasioni o frodi fiscali.

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