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Raiola e i motivi del rifiuto di Donnarumma: “Una questione di principio”

Il noto procuratore avrebbe rivelato ad alcune persone a lui vicine, il motivo della clamorosa decisione presa insieme al portiere. All’agente non sarebbe piaciuta la fretta imposta dal club rossonero e la troppa esposizione mediatica.
A cura di Alberto Pucci
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Intorno a Gigio Donnarumma, nonostante la sua lontananza dall'Italia per giocare gli Europei Under 21, continua ad esserci un clima di bufera. La decisione del 18enne di Castellammare di Stabia non è piaciuta ai tifosi. Subito dopo l'annuncio di Marco Fassone, i supporter rossoneri hanno riempito di insulti il ragazzo attraverso le sue pagine social e lasciato l'amaro in bocca a Gigio che si sarebbe sfogato con i suoi compagni di Nazionale: "Mi stanno massacrando". Il diretto interessato non ha ancora dato la sua versione dei fatti e neanche Raiola ha spiegato il perché del clamoroso "no, grazie". Secondo il "Corriere dello Sport", il famoso procuratore avrebbe però rivelato, ad alcuni suoi conoscenti, quali sono stati i motivi del mancato rinnovo: "E' stato un problema di tempo e di principio".

I presunti errori di Fassone e le manovre di Raiola

L'entourage di Gigio, che avrebbe voluto conoscere meglio i piani della nuova società, non avrebbe infatti gradito la fretta imposta dalla dirigenza rossonera: impegnata a consegnare la squadra a Montella entro i primi di luglio, a causa dell'impegno estivo di Europa League. Non è piaciuta la troppa esposizione mediatica (che ha generato il comunicato della Curva Sud) e non è andata giù nemmeno la voce di una possibile stagione in tribuna, in caso di mancato accordo per il prolungamento. Un ingaggio non sufficientemente alto ed il tentativo del direttore sportivo Mirabelli di scavalcare Raiola, avrebbero infine fatto traboccare il vaso e convinto Donnarumma a voltare le spalle al Diavolo.

Tribuna o immediata cessione? La risposta a questa domanda arriverà nelle prossime ore, quando cominceranno a farsi avanti i pretendenti di Gigio. Tra questi anche il Real Madrid, che avrebbe parlato del portiere con Raiola addirittura prima del famigerato "closing". Indiscrezione che se venisse confermata, smonterebbe la teoria del "principio" fatta trapelare dal potente Mino.

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