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Quella volta che il Milan stava prendendo Cristiano Ronaldo, ma Fassone disse no

L’aneddoto è stato raccontato dallo stesso ex ad rossonero, Marco Fassone: nel luglio 2017 ci fu anche un incontro con il procuratore Mendes: “L’idea era utilizzare Cr7 per i mercati asiatici. Mister Li era convinto ma lo consigliai di desistere perché costava troppo”. E così passò alla Juventus.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nel momento in cui si era capito che l'idillio tra Cristiano Ronaldo e il Real Madrid era ai titoli di coda a farsi avanti per ingaggiare il fenomeno portoghese oltre alla Juventus c'è stato anche il Milan. Di Mister Li, l'ex proprietario cinese che ha lasciato recentemente il testimone agli americani di Elliott. Tutto questo è stato raccontato da Marco Fassone ex ad milanista ai tempi della proprietà asiatica.

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L'indiscrezione apre un retroscena che fino ad oggi era rimasto taciuto. Cristiano Ronaldo poteva arrivare al Milan, i contatti c'erano e ci fu anche un incontro delato dalla più alta riservatezza. Poi tutto sfumò, sembra, proprio per volontà di Fassone che convinse Mister Li a desistere dal suo desiderio di ingaggiare il fenomeno portoghese.

L'incontro segreto con Mendes. Lo stesso Fassone parla proprio di un incontro avvenuto con l'agente di CR7 per capire la fattibilità della trattativa al di là dei gossip del momento: "Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti nel luglio 2017 con il suo procuratore Mendes, per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava davvero troppo e sarebbe stata una follia".

L'idea di mister Li. Yonghong Li aveva una idea precisa sul portoghese: il Pallone d'Oro era considerato una chiave di volta per arrivare ai mercati asiatici, un grimaldello da utilizzare per espandere il brand rossonero, utilizzando il giocatore e la sua forza commerciale: "L'idea di Mister Li" racconta Fassone " era quella di acquistare Ronaldo proprio per la forza commerciale che il portoghese aveva attorno a sè, alla conquista del mercato asiatico e per espandere il marchio Milan ad Oriente".

La mossa della Juventus. Poi, il tutto è stato perfezionato dalla Juventus che alle parole ha aggiunto i fatti: ingaggio si Cristiano Ronaldo, una gestione dell'indotto esemplare e oggi il club bianconero sta raccogliendo già i frutti di un investimento di soli quattro mesi fa. Sia da un punto di vista sportivo che da quello commerciale.

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