Quattro sberle sul muso e una certezza, all’Inter segna solo Icardi
Quattro ceffoni sul muso dal Bayern Monaco. E' una corazzata rispetto all'Inter attuale, dicono. Poi scorri la formazione dei bavaresi e il tabellino del match e t'accorgi che a fare polpette dei nerazzurri sono due giovanotti di belle speranze: Julian Green (20enne, autore di una tripletta) e Fabian Benko (18enne), i ‘ragazzini' che Ancelotti lancia nella mischia del calcio d'agosto per testarne qualità, intensità, caratteristiche tecniche. E il collaudo è positivo nonostante sia avvenuto contro un avversario ancora alla ricerca della propria identità, incompleto, cantiere aperto e pieno d'interrogativi sul futuro.

Quattro sberle in un tempo e una certezza, il gol di Icardi che ‘Mancio' lascia fuori dalla formazione iniziale e poi chiama in campo per una ventina di minuti quando ormai il risultato era compromesso e i tedeschi facevano accademia in allenamento. Entra Maurito e arriva la rete della bandiera, il gol che salva almeno la faccia e regala all'agente/consorte, Wanda, un sorriso accompagnato dall'immancabile tweet. "Imprescindibile??", scrive la donna (salvo rimuovere subito il post) a corredo della prodezza del marito conteso dal Napoli e in attesa di capire cosa sarà di lui: rinnovo oppure cessione, considerata l'offerta allettante di De Laurentiis che lo vuole in azzurro al posto di Higuain.
Inter, più ombre che luci contro il Bayern
Il tracollo nella prima parte della gara è davvero difficile da mandar giù: perché di fronte c'è un Bayern al ‘piccolo trotto' e privo dei campioni; perché la prima porzione di gara dell'Inter è da dimenticare; perché Mancini, scuro in volo, nemmeno si capacita di come una squadra possa finire a gambe all'aria in mezz'ora per opera di giovanotti (Green e Benko) che ‘nascondono' la palla e affondano i colpi; perché pochi giorni prima il Milan – tutt'altro che stellare – coi tedeschi ha pareggiato e poi risolto la pratica ai rigori.
Modulo 4-4-1-1. Si presenta così in campo l'Inter che schiera quattro difensori di ruolo (Ansaldi-D'Ambrosio sulla destra, Erkin-Nagatomo a sinistra), e Jovetic a sostegno di Palacio in avanti. Ad Ancelotti basteranno i talenti che sgomitano alle spalle dei più grandi per far saltare tutto e alimentare i forti dubbi sulla consistenza dell'Inter.