Quanto guadagna Zlatan Ibrahimovic, l’ingaggio con i Los Angeles Galaxy
Quanto guadagna Zlatan Ibrahimovic con i Los Angeles Galaxy? E' la prima cosa che viene in mente quando vedi i due gol che lo svedese ha segnato al debutto in Major League. Un esordio epico, alla sua maniera. La squadra sta perdendo in casa il derby, va sotto 3-0, rimonta fino al 3-2 ma ha bisogno della zampata del campione per compiere l'impresa. Dagli spalti la gente urla il nome dell'ex United e chiedono al tecnico di lanciarlo nella mischia: nemmeno il tempo di dirgli "tocca a te" che Ibra è già in campo a far magie. La prima è un gol da 40 metri, la seconda è un colpo di testa da classico attaccante d'area che brucia difensori e portiere sul tempo.
Bellissimo ma quanto guadagna uno così? Il 95% in meno rispetto all'ingaggio che percepiva quando vestiva la maglia del Manchester a Old Trafford, passando da uno stipendio di 21 milioni a 1.2 milioni di euro all'anno (ovvero, da 400 mila a 18 mila euro a settimana).
Perché Ibrahimovic ha accettato un ingaggio così basso. Le regole del campionato americano (la Major League) prevedono un tetto massimo per lo stipendio dei giocatori (sia in riferimento al singolo atleta, sia a quello complessivo della rosa).
Un limite che dal 2007 – da quando in America è arrivato David Beckham – è stato in buona parte modificato con l'intento di estendere il brand del campionato all'estero e attirare calciatori più noti dalla ‘ricca' Europa. E' il caso dei cosiddetti Designated Players, quei calciatori per i quali ali club è consentito sforare il tetto d'ingaggio: inizialmente stabiliti in un numero di 3, dal luglio del 2015 la normativa (Targeted Allocation Money) ha subito un ulteriore aggiornamento: le società più forti dal punto di vista economico e che hanno bilanci in regola hanno la possibilità di investire soldi extra per un quarto Designated Player.
I Los Angeles Galaxy, che hanno un tetto salariale di 3,8 milioni di dollari, non lo hanno inserito in questa rosa ristretta di calciatori che hanno un livello d'ingaggio superiore (al momento figurano Giovani dos Santos, suo fratello Jonathan e Romain Alessandrini). Ibra, però non se la passa male considerato che – anche se non è stato chiarito al riguardo – ha la possibilità di trattenere per sé larga parte in diritti d'immagine, introiti pubblicitari e altri bonus/incentivi. Intanto, lui segna e fa sognare:
Di solito accade sempre quando cambio maglia, non potevo deludere il pubblico – ha ammesso subito dopo le prodezze nel derby -. I tifosi gridavano ‘vogliamo Zlatan, vogliamo Zlatan' così gliel'ho dato.