Quanto è forte Salah? E quanto servirebbe a Di Francesco (e alla Roma)
La Roma sbanca Napoli e può sorridere rilanciando le proprie ambizioni per un posto nella prossima Champions League e, in attesa di vedere cosa succederà nel derby tra Milan e Inter, supera in classifica i nerazzurri e i cugini della Lazio. Una vittoria importante che, contestualmente alla possibilità ancora aperta di accedere ai quarti di finale di Champions, alimenta le speranze sul futuro del club giallorosso, ma alimenta anche qualche rimpianto in più per quanto fatto nel mercato estivo, in particolar modo per la cessione di Mohamed Salah al Liverpool.
- Salah più bomber di Suarez, più continuo di Cavani, Lewa e Messi
- Sul tetto d’Europa: in lizza per Scarpa d’Oro, capocannoniere e miglior giocatore della Premier
- Tutti gli esterni offensivi della Roma insieme non fanno un Salah
- Velocità, dribbling e occasioni da gol: quanto farebbe comodo a questa Roma?
Infatti, nonostante gli ultimi exploit del giovane talento turco Cengiz Under, una delle domande che continua a tormentare i tifosi romanisti, ma non solo, è una: che Roma sarebbe stata con l’egiziano che in questo suo primo anno in maglia Reds sembra aver fatto il definitivo salto di qualità soprattutto in termini di continuità (suo vero tallone d’Achille nella sua esperienza in giallorosso)?
Salah più bomber di Suarez, più continuo di Cavani, Lewa e Messi
Sono soprattutto i numeri incredibili di Mohamed Salah ad aumentare il rimpianto. L’ex giallorosso, passato in estate al Liverpool per 42 milioni di euro più bonus fino a un massimo di otto milioni, nella sua prima stagione alla corte di Jurgen Klopp sta battendo tutti i record: ieri, nella gara di Premier League vinta contro il Newcastle, l’esterno d’attacco classe ’92 ha realizzato la 32a rete stagionale (superato anche il miglior Luis Suarez in maglia Reds), scrivendo così il proprio nome sul tabellino dei marcatori per la 26a gara in stagione, meglio quindi dei vari Edinson Cavani (24 partite), Robert Lewandowski (23), Sergio Aguero (21), Harry Kane (21) e Lionel Messi (20).
Sul tetto d’Europa: in lizza per Scarpa d’Oro, capocannoniere e miglior giocatore della Premier
Il gol di Salah contro il Newcastle è stato anche il suo 24° in Premier League grazie al quale ha raggiunto in vetta alla classifica marcatori il bomber del Tottenham Harry Kane, con il quale condivide (insieme a Edinson Cavani) il primo posto momentaneo nella graduatoria della Scarpa d’Oro. Un rendimento incredibile che lo candida anche ad essere uno dei pochissimi a poter contendere secondo gli addetti ai lavori d’Oltremanica il prestigioso titolo di miglior giocatore dell’anno di Premier League per il quale rimane però favorito al momento il belga del Manchester City, Kevin De Bruyne.
Tutti gli esterni offensivi della Roma insieme non fanno un Salah
I rimpianti dei tifosi della Roma aumentano poi quando si fa il confronto con il rendimento dei nuovi acquisti che avrebbero dovuto sostituire l’egiziano: sommando le reti realizzate in tutte le competizioni dai sei esterni d’attacco attualmente a disposizione di Eusebio Di Francesco, vale a dire Diego Perotti, Stephan El Shaarawy, Patrik Schick, Cengiz Under, Gregoire Defrel e Gerson, si arriva a quota 24 marcature, otto in meno di quelle realizzate dal solo Mohamed Salah in questi primi otto mesi in maglia Reds. Impietoso anche il confronto con i sei esterni giallorossi anche per ciò che riguarda gli assist: 11 per il pacchetto offensivo dei capitolini, cioè gli stessi messi in cascina fin qui dall’egiziano dal suo arrivo ad Anfield Road.
Velocità, dribbling e occasioni da gol: quanto farebbe comodo a questa Roma?
Ma non sono solamente i gol e gli assist a fare la differenza. Ma anche l’enorme apporto nel gioco offensivo che Salah riesce a dare alla sua squadra: nelle 28 presenze di Premier League sono 48 le chance da gol create, la stragrande maggioranza nate dalla corsia di destra o da quella centrale, proprio le due meno utilizzate in fase d’attacco dalla Roma di Eusebio Di Francesco. A ciò si aggiunge il 67% di dribbling riusciti e la capacità incredibile di ribaltare l’azione infilando la difesa avversaria grazie alla sua velocità, due caratteristiche che all’attuale compagine giallorossa, che difetta proprio nella continuità della produzione offensiva, avrebbero sicuramente fatto comodo.