Quanti big ha venduto il Palermo, oggi sarebbe squadra da scudetto e Champions
Palermo dalle proteste al rimpianto. Otto i calciatori che gli impegni delle nazionali (per le partite di qualificazione al Mondiale di Russia 2018) hanno sottratto ai rosanero provocando la reazione durissima del presidente Maurizio Zamparini. La Serie B non s'è fermata e i siciliani sono stati costretti a rinunciare a un numero elevato di pedine, proprio come accadde alla Juventus nell'anno della retrocessione tra i cadetti dopo Calciopoli (2006/2007). Col Parma è finita solo 1-1, quasi un miracolo a giudicare dalle tante assenze pesanti.
Quanto accaduto in questi giorni ha smosso un po' di polvere e quasi venivano le lacrime agli occhi e un groppo in gola per quei calciatori che – in un passato nemmeno tanto lontano – hanno indossato la maglia dei rosanero e adesso sono tra i più affermati a livello internazionale con le rispettive selezioni oppure con le squadre di club.
Ed è questo il rammarico maggiore: non essere riusciti a dare seguito a un progetto di sviluppo tale da trasformare il club rosanero in una sorta di rivelazione, capace d'insidiare il dominio delle big in Italia (dalla Juventus fino alla milanesi) proprio come fatto dai gialloblù emiliani guidati da Nevio Scala. Basta dare un'occhiata alla top 11 dei giocatori che, almeno per una stagione, sono scesi in campo tra le fila dei siciliani per avere l'esatta dimensione di quanto potesse essere competitiva la società se solo avesse provato a trattenere qualche calciatore.
Da Sirigu a Barzagli, una difesa da Champions
Sirigu è il portiere tornato in Italia nell'estate scorsa (adesso è al Torino) dopo l'esperienza in Francia al Psg. Davanti a lui c'è una difesa schierata a tre, imperniata su Glik (al Monaco) centrale con Kjaer (Siviglia) e Barzagli (Juventus) ai lati.
Pastore e Vazquez, che centrocampo
Allacciate le cinture perché dal centrocampo in avanti arrivano i pezzi da novanta. La coppia di lotta e di governo nel cuore della mediana è costituita da Pastore (Psg) e Franco Vazquez (Siviglia) mentre Ilicic (Atalanta) e Darmian (Manchester United) completano la linea a quattro.
Attacco micidiale: Cavani, Belotti, Dybala
Il tridente offensivo è da paura. Paulo Dybala (Juventus) alle spalle di Cavani (Psg) e del ‘gallo' Belotti (Torino). Un attacco da favola, da far venire brividi lungo la schiena alle difese avversarie. Una squadra che, allo stato dei fatti, potrebbe competere in Italia per lo scudetto e magari togliersi anche la soddisfazione di un grande match in Champions. E che rabbia, oggi, vedere il Palermo in B.