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Cristiano Ronaldo accusato di stupro

Quando si saprà la verità sulla denuncia per stupro di Kathryn Mayorga a Ronaldo?

Il giornale portoghese Correio da Manhã spiega come i tempi per la chiusura della vicenda scaturita dalla denuncia di Kathryn Mayorga non saranno brevi, sempre che non si arrivi a processo. Ipotesi al momento da escludere considerato che CR7 non risulta nemmeno formalmente indagato. Quanto tempo ci vorrà? Un paio di anni.
A cura di Maurizio De Santis
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Due anni almeno. E' questo il lasso di tempo che gli avvocati di Cristiano Ronaldo hanno individuato perché si concluda la vicenda-scandalo scoppiata con la nuova denuncia di Kathryn Mayorga. Nella versione dei fatti fornita dalla donna, oggi 34enne e insegnante di scuola (all'epoca hostess nei locali di lusso e aspirante modella), quella notte di giugno 2009 fu violentata da CR7 nella suite dell'albergo extra-lusso di Las Vegas ma scelse di ‘dimenticare' ogni cosa firmando un accordo extra-giudiziale e incassando 375 mila dollari perché calasse l'oblio sull'episodio. E così è stato almeno fino a quando gli hacker di Football Leaks non hanno portato alla luce la vicenda e lei stessa – dietro consiglio del nuovo pool di legali – non ha intentato una nuova causa nei confronti del calciatore, raccontando nell'intervista a Der Spiegel anche i particolari più scabrosi del flirt durato lo spazio di una sera.

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Il campione portoghese ha respinto ogni addebito, ribadito la propria innocenza ed estraneità, condannato con decisione lo stupro definendolo un "crimine abietto" e scelto di affidarsi a una squadra di specialisti anche per tutelare la propria immagine. Un percorso lungo e appena all'inizio. Secondo le ultime notizie riportate dal giornale portoghese ‘Correio da Manhã', infatti, una fonte giudiziaria anonima avrebbe spiegato come in realtà l'ex Real non uscirà tanto in fretta da questa vicenda.

Il caso è ancora sotto l'investigazione della polizia e non sembra che il dossier possa essere chiuso rapidamente – si legge -. Una volta raccolte tutte le prove toccherà poi al magistrato stabilire o meno se formulare l'accusa e rinviare Ronaldo a processo. Tutto questo procedimento è destinato sicuramente a durare molto tempo.

La strategia difensiva di CR7 è nota. Negare ogni cosa fino a definire frutto di una manipolazione i documenti emersi in queste settimane, compreso i verbali che vennero redatti all'epoca dei fatti dalla polizia in occasione della denuncia presentata da Mayorga e dalla testimonianza resa dallo stesso calciatore, ascoltato dagli inquirenti. Peter Christiansen – a capo del pool di avvocati – ha già annunciato di essere certo dell'archiviazione della vicenda e preparato le prossime mosse. Tra campo, palco e battaglia legale: l'ex stella del Real ha spalle abbastanza grandi e forti per sopportare ogni cosa.

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