Quando segna Ramsey muore un personaggio famoso: sfortuna o casualità?
Sabato scorso la Premier League, dopo il brutto gesto di Luis Suarez, che non ha voluto stringere la mano a Evra, aveva bisogno di una favola. Allo ‘Stadium of Light’ di Sunderland all’ultimo minuto l’Arsenal in rimonta ha conquistato il successo, merito di Thierry Henry, che ha segnato nell’ultima partita di campionato con i Gunners.
Ramsey segna al Sunderland. L’Arsenal non trova spazi, nel primo tempo, contro la squadra più in forma della Premier. Al 70’ il Sunderland passa in vantaggio con McLean. Nell’azione del gol si fa male Mertesacker. Wenger decide di sostituirlo con Ramsey. Il gallese pareggia dopo un paio di minuti. Al 90’ Henry batte Mignolet. L’Arsenal festeggia, anche perché la vittoria vale il quarto posto. Il gallese torna a casa contento anche perchè il gol mancava da oltre tre mesi. Domenica mattina in Europa tutti si svegliano con la notizia della tragica scomparsa di Whitney Houston. La sua morte ha colpito tutti, anche molti calciatori su twitter hanno voluto ricordarla. Il gol segnato da Ramsey al Sunderland e la morte di Whitney Houston non sono collegabili, ma per qualcuno non è così.
L’angelo della morte. Perché qualcuno che ama le statistiche e che ama cercare coincidenze ha preso di mira Ramsey, che rischia di diventare “l’Angelo della morte”. Le ultime quattro volte che Aaron ha segnato è morto un personaggio molto famoso. Il 1 maggio scorso i Gunners sfidano in casa il Manchester United. Ramsey batte Van der Sar, l’Arsenal vince. Il giorno dopo gli Stati Uniti annunciano la morte di Osama Bin Laden. Impiega più di tre mesi per tornare al gol il gallese, nato il giorno di Santo Stefano dell’89. La rete nel derby con il Tottenham è inutile. Pochi giorni dopo muore Steve Jobs. L’Arsenal, in Champions League, vince a Marsiglia. Decide Ramsey. Dopo nemmeno ventiquattro ore viene ucciso il leader libico Gheddafi. Poi il gol al Sunderland e la morte di Whitney Houston. Su facebook Ramsey compare dovunque. C’è un’immagine con le quattro esultanze affiancate a quattro fotografie di Bin Laden, Jobs, Gheddafi e Whitney Houston. Il Sun ha rilanciato la notizia, Aaron Ramsey contende le copertine a Suarez e Henry.