Quando Mancini difese Mihajlovic: “Insulti razzisti a Vieira? Roba da campo”
C'è stato il precedente di Maurizio Sarri ad Empoli, quando scivolò sull'ennesimo concetto omofobo rimediando un'ammenda e la reprimenda dell'opinione pubblica. Ma c'è un precedente anche per Roberto Mancini, ai tempi della Lazio, quando nel 2000 era seduto per la prima volta in panchina, come vice di Eriksson. In occasione della sfida contro l'Arsenal all'Olimpico, Mihajlovic insultò pesantemente e con toni razzisti Patrick Vieira che riportò le frasi ingiuriose davanti alla tv. Il Mancio chiuse l'episodio un po' come ha fatto ieri Sarri: "Certi insulti credo possano starci all'interno di una gara dove c'è tensione. L'importante è che tutto finisca lì".
In attesa del Giudice Sportivo – Mancini contro Sarri atto due. Dopo ciò che è accaduto a bordo campo e davanti alle televisioni tra i due allenatori, adesso è l'ora di chi sale sull'uno o sull'altro carro a difesa del proprio paladino. Ovviamente nel più limpido e tradizionale spirito da tifoso che governa lo spettatore medio italiano, amante sì del calcio, ma campanilista per genesi. Nelle ore successive all'episodio sul quale dovrà esprimersi il Giudice Sportivo, è subito stato dato in pasto all'opinione pubblica, il ‘precedente' di Sarri ai tempi dell'Empoli.
Il precedente – La controparte però non è rimasta a guardare e ha subito replicato: 17 ottobre 2000, andate a rileggere cosa disse Roberto Mancini in merito ad un episodio non molto dissimile nei contenuti. Quale? Quello che vide il centrocampista della Lazio Sinisa Mihajlovic offendere il collega dell'Arsenal Patrick Vieira in occasione del ritorno di Champions all'Olimpico. Dove Mancini, vice di Eriksson muoveva i primi passi in panchina come vice allenatore.
Gli insulti in campo – A fine gara, Patrick Vieira denuncia: "All' Olimpico mi hanno detto cose orribili, come "bastardo negro" e "scimmia negra di m…". Me le gridava sempre lo stesso giocatore: Mihajlovic. È la cosa peggiore che mi sia capitata da quando gioco al calcio. Ed era già cominciata a Londra, all' andata: allora pensai ad un momento di rabbia dei laziali dopo la sconfitta. Ma adesso?". La replica di Mihajlovic: "E' vero, ho detto a Vieira "nero di m…", ma aveva cominciato lui. Mi ha detto "zingaro di m…". Io gli ho risposto col primo insulto che m' è venuto in mente guardandolo. Per me sono cose che cominciano e finiscono sul campo".
Le spiegazioni di Mancini – E in tutto questo, Mancini che posizione prese? Opposta all'attuale in cui chiede la "radiazione" di Sarri dal mondo del calcio, tecnico definito indegno di ricoprire tale ruolo. Ma quindici anni fa, sposava le scuse e le spiegazioni dell'allenatore oggi al Napoli: "Sinisa e Vieira sono due ragazzi intelligenti, credo che possano superare le tensioni e finirla. Nel corso di una partita l' agonismo esasperato può portare a momenti di tensione e di grande nervosismo. Credo che anche qualche insulto ci possa stare. L' importante è che tutto finisca