Quando essere figli d’arte è croce e delizia nel mondo del calcio

Ha destato clamore la notizia del figlio di Zidane ma Zizou jr è soltanto l'ultimo esempio – forse il più famoso attualmente e per questo ridondante – di figli d'arte prestati al pallone con alterne fortune e capacità. Spesso si portano addosso fardelli insostenibili, altre volte sono ‘favoriti‘ in ingaggi e debutti importanti, altre ancora hanno carriere che sono la brutta copia di quelle dei padri più famosi.

IL PICCOLO ZIZOU TRA I GRANDI GALACTICOS – Per Zidane jr potrebbe esserci l'occasione d'oro per dimostrare con i fatti ciò che da tempo si dice a parole: qualcuno infatti lo ha definito già bravo come il più famoso papà, ed anche se è troppo presto per capire se sia vero, Enzo Zidane sta muovendo i suoi primi passi nel calcio che conta. Il figlio di ‘Zizou‘ è infatti una delle grandi promesse del vivaio del Real Madrid e in questi giorni si è allenato per la prima volta con ‘i grandi', ovvero con la squadra agli ordini di Josè Mourinho ed a fianco di calciatori come Cristiano Ronaldo e Kakà che in passato hanno vinto il Pallone d'Oro, proprio come papà Zinedine. Alla seduta era ovviamente presente anche lui, Zidane senior, nuovo direttore sportivo del Real, che segue da vicino la carriera del figlio e le sorti delle merengues alle prese con la sfida a distanza con il Barcellona in Spagna e in Europa.

UN DESTINO DELINEATO – Il ragazzo, che ha 16 anni, ha il pallone nel suo dna. E nel nome. Infatti, si chiama Enzo in onore di quel Francescoli che era l'idolo dell'ex fuoriclasse della Juve, e che in Italia ha fatto le fortune del Cagliari a fine anni '80. Adesso, per lui, sembra essere giunto il momento della verità: negli anni scorsi per evitare di essere esposto ad un eccessivo clamore mediatico giocava nei campionati giovanili utilizzando il cognome materno, Fernandez, ma adesso l'allenamento con i ‘galacticos‘ di Madrid l'ha fatto uscire allo scoperto. Doti tecniche a parte, tutte da dimostrare partita dopo partita, intanto Enzo Zidane è, proprio grazie al passaporto della mamma, che è spagnola, ha la doppia nazionalità francese e iberica e cosí ora Enzo è utilizzabile dai tecnici delle varie ‘under‘ iberiche, che da tempo hanno fatto sapere al padre di volerlo convocare. Una opportunità in più anche se Zizou lo vorrebbe in Francia con la maglia dei Blues.

GLI ALTRI FIGLI DI… – Il fenomeno dei figli d'arte, comunque, non è mai passato e ultimamente sta nascendo una nuova generazione di ‘cognomi famosi‘ che pian piano stanno arrivando nelle prime squadre di club anche importanti. Alcuni esempi? Durante l’ultimo trofeo Tim, vinto dall'Inter, i tifosi del Milan hanno provato un dolce brivido sulla schiena quando in campo è entrato un certo Ganz, un attaccante dal nome più che conosciuto. Non è certo il Maurizio che fece sognare i tifosi con lo slogan “El segna semper lu” bensì il figlio Simone Andrea, classe 1993, nuovo talento della cantera rossonera. Un figlio d’arte con il calcio nel dna, capace di farsi apprezzare per classe e potenza andando anche vicino al gol nella partita contro la Juventus sempre nel trofeo Tim, tra i tornei estivi di maggior prestigio del nostro calcio. Ma Ganz jr é solo l’ultimo dei tanti figli d’arte che stanno cercando di ripercorrere le orme dei genitori, un’eredità che solo raramente è riuscita a bissare i successi di famiglia.
Simone Andrea Ganz è cresciuto nella scuola calcio Masseroni Marchese e dopo un provino convincente effettuato per l’Inter è stato ad un passo dal vestire la maglia nerazzurra. Solo l’interesse in extremis dello stesso Milan ha fatto cambiare idea alla famiglia rendendo così il giocatore una stella degli allievi nazionali con 15 gol segnati in 25 presenze nella scorsa stagione. Al Milan è arrivato dal Torino anche Gianmarco Comi, figlio d’arte di Antonio, bandiera granata dal 1982 al 1989. Gianmarco, classe 1992, è uno dei giovani più promettenti delle nuove generazioni azzurre e dice di ispirarsi a Filippo Inzaghi. Allegri lo sta impiegando molto in queste amichevoli estive e per lui è pronta la maglia da titolare della primavera.

BELLI, FORTUNATI, FAMOSI… – Al Milan c’è anche un altro figlio d'arte: Mattia Valoti, figlio di Aladino Valoti, classe 1993 e acquistato dall’Albinoleffe dove si è messo in luce e dove resterà fino al giugno 2011. Centrocampista centrale e all’occorrenza trequartista, Mattia si è guadagnato l’arrivo al Milan proprio nella partita contro i rossoneri dello scorso campionato primavera dove ha mostrato le sue capacità in mediana e una tecnica forse già superiore a quella del padre. Discorso diverso per un ex cuore nerazzurro come l'Uomo Ragno Walter Zenga. Uno dei più amati giocatori dell'Inter di sempre e padre di Jacopo Zenga che è un classe 1986 ma che dopo un avvio promettente si è distinto nel ruolo di attaccante tra la Lega Pro e i dilettanti, senza fino ad oggi a sfondare nel calcio che conta come avvenne per papà.

…MA NON SEMPRE TRA I PIU' BRAVI – Di proprietà del Milan è anche Gianmarco Zigoni, attaccante figlio dell’indimenticabile Gianfranco. Classe 1991 nella scorsa stagione ha raccolto 6 presenze e 1 gol in serie B con il Frosinone ed è già nel giro delle nazionali come Filippo Boniperti, nipote di Giampiero (ex presidentissimo della Juventus dell'Avvocato Agnelli) e in campo lo scorso anno nella partita contro il Manchester City di Roberto Mancini che a sua volta ha in suo figlio Filippo la speranza di vedere un nuovo talento in campo con il suo nome ed il suo sangue. Anche il figlio di Carlo Ancelotti, Davide, oramai 22enne, ha scelto di seguire le orme del padre con una carriera molto ‘ridimensionata‘ rispetto al genitore. Ma se per molti le gesta dei padri sono traguardi difficili da imitare, alcune sono del tutto irraggiungibili e una mera chimera. Come per Diego Sinagra, figlio del Pibe de Oro, Diego Maradona che non ha ereditato da cotanto padre nemmeno un grammo di dna e ‘vanta‘ una carriera tutt'altro che da ricordare:oggi gioca in una squadra di beach soccer, dopo diversi anni in giro tra squadre di Lega Pro e dilettanti e l'estremo tentativo di ‘sfondare‘ in tv con il format ‘Campioni‘, anche lì però senza grandi profitti.