Quali sono le cause della morte di Astori e perché potrebbero essere sfuggite agli esami
Da una parte lo sgomento, il cordoglio e la tristezza, dall'altra la voglia di capire le cause dell'improvvisa morte di Davide Astori. L'autopsia che verrà svolta in queste ore permetterà quasi certamente di conoscere i motivi del decesso nel sonno del capitano della Fiorentina, trovato senza vita nella sua camera d'albergo mentre era in ritiro con la Fiorentina a Udine a poche ore dal match contro l'Udinese. Le prime indiscrezioni hanno parlato di un possibile arresto cardiocircolatorio per il 31enne, che si sottoponeva da anni, con regolarità a controlli ed esami (l'ultimo il 28 febbraio scorso), alla luce della sua attività di calciatore professionista. Impossibile però scongiurare al 100% il rischio di una "morte improvvisa", che può avvenire per diverse cause.
Ecco perché l'autopsia potrebbe rivelare i motivi del decesso di Astori
Su questi aspetti è intervenuta la professoressa Silvia Priori, ordinario di Cardiologia dell’Università di Pavia e Direttore Scientifico degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, in un'intervista concessa al Corriere.it. Evidenziata innanzitutto l'importanza dell'autopsia, che potrebbe rivelare la presenza di malattie genetiche. Queste ultime possono infatti sfuggire anche agli esami a cui si sottopone costantemente un calciatore, ecco perché: "È fondamentale che in un caso come questo venga eseguita l’autopsia e vengano prelevati i campioni di sangue per effettuare le prove genetiche. Spesso infatti le malattie genetiche, possono sfuggire alla diagnosi anche quando vengono eseguite visite accurate e tutti gli esami indicati. Questo accade perché queste malattie anche quando sono in una forma iniziale in cui il danno del muscolo o della trasmissione dell’impulso elettrico sono invisibili all’ecocardiografia o all’elettrocardiogramma, possono già causare arresto cardiaco fatale come prima manifestazione".
Morte Astori, le possibili cause
Nel caso venisse confermato dall'autopsia, l'arresto cardiocircolatorio, quali sarebbero le cause? La professoressa Priori ha spiegato cosa potrebbe esserci dietro la morte di un calciatore professionista come Davide Astori: "L’arresto cardiaco di una persona così giovane può essere provocato da malattie ereditarie (genetiche) causate da difetti del DNA che generano malattie del muscolo cardiaco (come la cardiomiopatia ipertrofica, la cardiomiopatia dilatativa e la cardiopatia artimogena) oppure da mutazioni del DNA che alterano le proteine che controllano il ritmo cardiaco, causando malattie in cui il cuore è predisposto ad avere aritmie gravi (sindrome del QT Lungo, Sindrome di Brugada o CPVT".
Perché le anomalie coronariche possono sfuggire ai controlli
I calciatori professionisti si sottopongono continuamente a controlli accurati, eppure il rischio di una morte improvvisa non è scongiurato del tutto. Le eventuali anomalie alle coronarie, i vasi sanguigni che portano il sangue al cuore, possono presentare delle malformazioni genetiche di difficile identificazione. La loro presenza infatti non comporta alcun sintomo e può essere evidenziata solo attraverso dei particolari esami che, non rientrano nelle procedure di monitoraggio per i giovani, avendo rischi di effetti collaterali.
Non c'è sempre una causa per una morte improvvisa
Non tutti gli arresti cardiaci però hanno una causa specifica. E' questo il verdetto finale della professoressa Priori che ha evidenziato l'importanza della continua ricerca su una casistica che è molto ampia. Ecco allora che anche l'autopsia potrebbe non riuscire a trovare le cause di un caso di "morte improvvisa" come quella di Astori: "Circa il 20% degli arresti cardiaci in soggetti giovani con un cuore apparentemente sano restano di origine ignota: abbiamo pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco in età giovanile che nonostante siano state svolte tutte le possibili indagini cliniche per capirne la causa, restano senza una diagnosi, il ruolo della ricerca resta fondamentale per riuscire ad identificare le cause di queste aritmie giovanili e sopratutto per sviluppare test che consentano una diagnosi precoce, prima che i sintomi si manifestino".