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Pussy Riot, 15 giorni di prigione ai quattro invasori della finale dei Mondiali

Durante la finale dei Mondiali 2018 tra Francia e Croazia i quattro membri della band Pussy Riot hanno fatto invasione di campo. Arrestati subito, oggi sono stati condannati a quindici giorni di detenzione. Inoltre hanno avuto il divieto di partecipare per i prossimi tre anni a eventi sportivi.
A cura di Alessio Morra
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Nel primo tempo della finale dei Mondiali di Russia 2018 tra Francia e Croazia c’è stata un’invasione di campo. Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo e sono state viste da centinaia di milioni di spettatori, che stavano seguendo la finalissima, e dal vivo sono state viste anche dai presidenti di Russia, Francia e Croazia al Luzhniki di Mosca, con loro c’era il presidente Fifa Infantino. Poche ore dopo il termine del match è stato scoperto che gli invasori erano i componenti del gruppo Pussy Riot, che sono stati condannati dal Tribunale di Mosca.

Il gruppo musica Pussy Riot è uno dei maggiori detrattori del presidente russo Vladimir Putin e per questo deciso di invadere il terreno di gioco nel corso della finale Francia-Croazia, effettuando un’azione davvero molto plateale, indossando delle uniformi della polizia, prima di essere bloccati dal servizio di sicurezza presente a bordo campo, ma anche dal difensore del Liverpool Lovren che con ferocia ha placcato l’unico uomo della band. Anche quell’immagine passerà alla storia della finale del Mondiale. Mentre Mbappé ha risposto con il cinque a una delle ragazze.

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Dopo essere stati raggiunti e portati via con la forza, per un giorno e mezzo i membri del gruppo Pussy Riot hanno atteso il proprio destino. I giudici di Mosca hanno sanzionato il collettivo punk rock russo con la detenzione per quindici giorni e il divieto a tutti e quattro gli invasori di partecipare a eventi sportivi per i prossimi tre anni. Il Tribunale di Mosca nei confronti degli invasori Veronica Nikulshina, Olga Pakhtusova, Olga Kurachyova e Pyotr Verzilov ha formulato l’accusa di ‘violazione dei diritti degli spettatori’ e di uso ‘illegale’ delle uniformi della polizia. Sono stati condannati di fatto per aver violato in modo grave il regolamento sul comportamento degli spettatori.

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