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Pulisic e la scommessa con Reus: “Mi deve 20 schiaffi”

I due compagni di squadra hanno scommesso sull’esito delle finali NBA, e a vincere è stato il tedesco che dovrà colpire il classe 1998 con 20 schiaffi in faccia.
A cura di Marco Beltrami
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Marco Reus sta riscaldando le mani. La stella tedesca del Borussia Dortmund dovrà infatti rifilare ben 20 schiaffi in faccia al giovane compagno di squadra Christian Pulisic che non potrà opporsi, ma dovrà incassare il tutto in silenzio. Il motivo? Non è legato ad un provvedimento punitivo del più vecchio giocatore al talentino statunitense, ma la penitenza di una curiosa scommessa fatta dai due nei giorni scorsi.

La scommessa di Pulisic e Reus

L'oggetto della stessa è stato il risultato delle prestigiosi finali di basket dell'NBA. Mentre Christian Pulisic aveva puntato sui Cleveland Cavaliers di LeBron James, il compagno ha scommesso su Golden State Warriors che sono laureati campioni, vincendo la serie con un perentorio 4-1. Il nazionale degli Usa dunque sarà costretto a pagare la curiosa penitenza come dichiarato durante in evento a Hershey in Pennsylvania: "Reus mi deve 20 schiaffi – le parole riportate da Fox Sports – Questo perché hanno i Golden State Warriors. Io avevo scommesso su Cleveland".

La calda estate di Reus

Appuntamento dunque al ritorno in campo, con i due giocatori che sono attualmente fermi ai box. Pulisic si sta godendo le meritate vacanze dopo una stagione molto positiva in cui ha sfoderato un rendimento in crescendo con 5 gol e 13 assist in 43 presenze complessive. Ancora una volta dunque il Borussia si è confermato lungimirante, puntando su uno dei giovani più interessanti del palcoscenico internazionale. Diverso il caso di Reus che sta facendo i conti con l'ennesimo recupero dall'ultimo infortunio, la parziale lacerazione del legamento crociato rimediata nella finale di Coppa di Germania. Sarà un'estate di lavoro per l'attaccante che spera di recuperare in fretta per tornare il prima possibile a disposizione del nuovo allenatore Bosz che ha raccolto l'eredità di Tuchel.

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