Perché il Psg spende tanto e non rischia per il Fair Play? Ha un fatturato di 540 milioni
Dopo la trattativa milionaria che ha portato Neymar ad indossare la maglia del Paris Saint-Germain, c'è chi si è divertito a fare i conti in tasca al ricco club del presidente Nasser Al-Khelaïfi. All'alba dell'ennesima operazione shock di mercato (l'acquisto di Mbappé per 180 milioni di euro), il club parigino è finto così nel mirino della critica e dell'Uefa per gli investimenti fatti in questi mesi e per i suoi costi di gestione. Il Psg può infatti vantare una rosa ricchissima, valutata da Transfermarkt intorno ai 585,25 milioni, con cifre astronomiche relative agli ingaggi dove, il più consistente, è diventato ovviamente quello dell'ex stella del Barcellona che guadagnerà 30 milioni di euro netti per le prossime cinque stagioni. Chi ha tirato in ballo il "Fair Play Finanziario", e il famoso limite del 70% relativo al rapporto tra fatturato e spese salariali, sarà però rimasto deluso.
Il monte ingaggi nei limiti e le cessioni
Il Paris Saint-Germain è la squadra francese che ha il livello salari-fatturato più basso di tutta la Ligue 1, e nel 2016 ha pagato 292 milioni di stipendi pari "solo" al 54% del fatturato annuo del club. Lo sbarco di Neymar farà ovviamente alzare quella percentuale, ma le più che probabili cessioni di alcuni suoi big daranno alla società l'opportunità di liberarsi di alcuni stipendi onerosi (il solo Di Maria incassa 10 milioni netti a stagione) e faranno rientrare il monte ingaggi nella norma.
Il fatturato da 540 milioni di euro
L'ammortamento annuo dei costi relativi a Neymar, considerando i 222 milioni da "spalmare" in cinque anni e i 60 milioni lordi di stipendio, sarebbe pari a poco più di 104 milioni di euro, a cui vanno aggiunti altri 105 milioni di ammortamenti per i giocatori in rosa. Un totale di 209 milioni che rientra nella normalità di un club che, nella sola stagione 2016/17, ha fatturato la bellezza di 540 milioni di euro.