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Psg condannato da Var e Buffon. Il Manchester United vince 3-1, va ai quarti di Champions

Il Manchester United vola ai quarti di finale vincendo 3-1 al Parco dei Principi contro il Psg. Una partita folle che gli inglesi riescono a conquistare grazie a un rigore concesso dal Var nell’ultimo minuto di recupero. Penalty poi trasformato da Rashford. Decisivo per l’eliminazione dei francesi anche l’errore di Buffon sul secondo gol di Lukaku.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Psg è ancora imbattuto in casa e non supera i quarti di finale di Champions League da tre anni e già questo sarebbe dovuto bastare per capire la voglia dei francesi di superare l’ostacolo Manchester United. Al ‘Parco dei Principi’ è finita con il punteggio di 3-1  in virtù dei gol di Lukaku (doppietta) e di Rashford per gli inglesi e di Bernat per i francesi. Un risultato che permette incredibilmente alla squadra di Solskjaer di accedere ai quarti di finale al termine di una gara folle. Ma andiamo con ordine. Parigini schierati un 4-4-1-1 (Cavani in panchina e Neymar ko) che aveva in Draxler, trequartista e Mbappè, gli uomini a cui era affidato il compito di andare in rete supportati dalla fantasia di Di Maria che si accendeva a sinistra. Dall’altra parte i Reds, nel 4-4-2 di partenza, con Pogba squalificato, sostituito da McTominay, avevano in Lukaku e Rashford in attacco, gli uomini in grado di poter ribaltare lo 0-2 in favore del Psg maturato all’andata all’Old Trafford.

Partita che infatti è iniziata subito col botto. Prima in salita per i francesi che a causa di un errore di impostazione difensiva da parte di Kehrer, hanno consentito subito, al 2’ allo United di iniziare la gara in vantaggio con gol di Lukaku, poi al 12’ ancora un errore difensivo, questa volta di Bailly, che consente a Bernat di pareggiare il punteggio. Ma nel pazzo primo tempo di Parigi è Buffon a combinarla grossa non trattenendo la palla calciata da Rashford consentendo a Lukaku di fare doppietta. Nella ripresa il Psg gestisce ‘lo svantaggio' che però è il più dolce di tutti perchè consente ai francesi di accedere ai quarti. Ma nell'ultimo minuto il Var vede un rigore per lo United, dal dischetto si presenta Rashford che realizza il penalty e causa l'ennesima delusione Champions a un Psg che in Champions sembra essere davvero in preda a una maledizione.

Primo tempo

Dominio totale del Psg, ma che papera di Buffon sul gol di Lukaku!

Il pubblico ha un po’ rumoreggiato al termine dei primi 45’. Non tanto per il gioco ma quanto per il risultato. Già, perchè vedere andare nello spogliatoio i parigini in svantaggio 2-1, sa quasi come una beffa. Mbappè e compagni hanno infatti giocato in maniera impeccabile il primo tempo nonostante l’errore di Kehrer che ha portato al vantaggio iniziale, dopo 2’, di Romelu Lukaku.

Ma il Psg ha potuto contare su un centrocampo che aveva in Marquinhos e Verratti, due interpreti perfetti del gioco palla a terra che ha consentito più volte a Draxler, sulla trequarti, di mettersi tra le linee e imbeccare in velocità Mbappè.

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Proprio da un’invenzione del talento francese è nato infatti il momentaneo pareggio di Bernat. Sembrava tutto fatto per i padroni di casa che hanno continuato a sfruttare molto l’asse Bernat-Di Maria a sinistra con gli inserimenti dei centrocampisti in area di rigore ospite.

Lo United sembrava annichilito e invece quasi al termine dei primi 45’, ecco il vantaggio di Lukaku su grave errore di Buffon che non trattiene il pallone calciato da Rashford e regala la palla del 2-1 sul piede del belga che insacca senza troppi problemi. E’ un’iniezione di fiducia per gli ospiti che negli ultimi 5 minuti fanno loro la partita uscendo finalmente allo scoperto.

Il Manchester soffre tanto le azioni da sinistra dei francesi

Dopo 35’ Solskjaer è stato costretto a sostituire Bailly con Dalot. E già questo dovrebbe far capire quanto il terzino ex Villarreal abbia sofferto le sortite offensive della coppia Bernat-Di Maria capace di superarlo praticamente sempre cogliendolo impreparato in una mezz’ora che il povero Bailly difficilmente dimenticherà. E allora ecco che con l’ingresso di Dalot, Solskjaer ha potuto garantire a Young di sganciarsi un po’ dalla linea difensiva che occupava in fase di non possesso.

In rosso, i tocchi di palla di Bernat e Di Maria nel primo tempo, in blu quelli di Bailly e Young (Whoscored)
In rosso, i tocchi di palla di Bernat e Di Maria nel primo tempo, in blu quelli di Bailly e Young (Whoscored)

Il giovane terzino si è dimostrato subito molto importante nelle trame d’attacco degli ospiti che sono stati finalmente pericolosi anche a destra svegliando dal letargo anche i difensori parigini colti di sorpresa dall’atteggiamento troppo remissivo dimostrato dagli ospiti nei primi 45’. Ma il finale di tempo ha fatto andare nello spogliatoio lo United con il vantaggio di 2-1 e la ferma convinzione che l’impresa poi, non era così impossibile.

Secondo tempo

Con Dalot a destra il Manchester è pericoloso anche in quella zona

E la chiave che ha trovato Solskjaer a fine primo tempo sembra essere proprio quella giusta. La soluzione mostrata nei primi 35′ dallo United infatti non era delle migliori: far giocare il Psg e sfruttare poi in pressione alta l'errore dell'avversario. E allora ecco che l'uscita di Bailly e l'ingresso conseguente di Dalot nella ripresa ha consentito al tecnico norvegese di sfruttare al meglio le doti offensive di questo ragazzo classe 1999 capace di abbinare al meglio sia la fase difensiva che quella d'attacco dando quando ai Reds un'alternativa in più per provare a scardinare la difesa parigina.

I numeri di Dalot tra i migliori nello United (Whoscored)
I numeri di Dalot tra i migliori nello United (Whoscored)

Un'imprevedibilità che ha avuto la meglio soprattutto nel fermare le sortite offensive di Bernat che nella ripresa si è fermato, lasciando le chiavi della fascia sinistra al solo Di Maria (a cui è stato anche annullato un gol) limitandosi a svolgere solo la fase difensiva. Dopo un'ora poi Solskjaer cambia ancora qualcosa dal punto di vista tattico, con 5 difensori, 3 centrocampisti e Rashford a girare intorno a Lukaku. Un sistema che in fase offensiva si tramutava in 3-5-2 esaltando più che altro le qualità di Young ma che ha poi penalizzato un pò l'ottimo Dalot.

Il Psg soffre e nel finale arriva la beffa!

Quando tutti pensavano che in questo modo Solskjaer potesse mettere nei guai il Psg, ecco che Tuchel non si è fatto prendere alla sprovvista rinforzando il centrocampo con gli ingressi di Paredes e Meunier. L'argentino ha consentito a Marquinhos di scivolare davanti alla difesa e fare quasi da scudo alle possibili giocate di un Lukaku che però all'80' ha dimostrato di aver finito la benzina.

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Dall'altra parte il Manchester United, schierato, come detto, con una difesa a 5 pronta a trasformarsi a tre in fase offensiva ha badato molto a non subire gol per sfruttare fino all'ultimo secondo in un colpo di fortuna che con un gol gli avrebbe consentito di superare il turno. Ed è stato proprio così perchè proprio dai piedi di Dalot è partito il tiro che ha colpito il braccio di Kimpembe ravvisato dal Var che ha assegnato rigore al Manchester United. Dal dischetto Rashford è freddissimo e batte Buffon causando al Psg l'ennesima grande delusione Champions dopo l'incredibile rimonta subita dal Barcellona ancora viva nella mente di tutti noi.

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Tabellino e voti

PSG (4-3-3): Buffon 5; Kehrer 5 (69′ Meunier 6), Thiago Silva 6, Kimpembe 6, Bernat 7; Marquinhos 6,5, Verratti 6, Draxler 6 (69′ Paredes 5,5); Dani Alves 6,5, Mbappè 6, Di Maria 6,5.
MANCHESTER UNITED (3-4-1-2): De Gea 6; Bailly 4 (35’ Dalot 7), Smalling 6, Lindelof 6,5; Young 7, McTominay 6, Fred 6, Shaw 5,5; Pereira 6 (80′ Chong sv); Rashford 6,5, Lukaku 7,5.

Lo schieramento iniziale delle due squadre (Sofascore)
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