Profondo rosso per l’Inter di Mancini: 8 espulsioni, è record dal 1996

Nervi tesi in casa Inter: non soltanto per il pessimo rendimento di questo inizio 2016 (9 punti in 8 gare: nello stesso lasso di tempo il Napoli ne ha conquistati 21, la Juventus 24), ma anche per l'atteggiamento in campo della squadra, che sta per battere perfino il record di vent'anni fa per quanto riguarda il numero di cartellini rossi incassati in stagione. Alla venticinquesima giornata, infatti, il conteggio parla già di otto rossi per la squadra di Mancini: una cifra che ricorda quella incassata nell'intera stagione 1995/1996. In quell'anno, la Beneamata fu allenata da tre tecnici diversi: Ottavio Bianchi, Luis Suárez ed infine Roy Hodgson, chiudendo la stagione al 7° posto, uscendo ai trentaduesimi di finale di Coppa UEFA e nelle semifinali di Coppa Italia.

Già battuto dunque anche il record delle sette espulsioni rimediate ai tempi di José Mourinho nell'anno del triplete: un prezzo pagato caro, dunque, e per il quale i tifosi nerazzurri farebbero volentieri cambio. Le otto espulsioni di quest'anno hanno invece fortemente condizionato la stagione nerazzurra: basti pensare che in molte occasioni la squadra nerazzurra non è poi riuscita a vincere la partita. Si va da Inter-Fiorentina 1-4 (espulsione di Miranda al 31′ sullo 0-2) a Palermo-Inter 1-1 (Murillo al 79′), passando per Napoli-Inter 2-1 (Nagatomo al 44′), Inter-Lazio 1-2 (Felipe Melo al 90′) ed ancora Fiorentina-Inter 2-1 (Telles al minuto 83 e Kondogbia al 93′). Unica eccezione quell'Inter-Genoa 1-0, terminato in inferiorità numerica per l'espulsione di D'Ambrosio al minuto 86.

Un fenomeno, quello delle espulsioni, ben conosciuto con Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra: partendo dalla stagione 2004/2005, la prima con il tecnico jesino, in sei stagioni (compresa quella in corso e la metà dell'anno trascorso) l'Inter ha collezionato ben 21 rossi. Va detto che anche l'Inter di Mourinho era "nota" per i suoi cartellini rossi: 5 nel 2008/2009, 7 nel 2009/2010. Ma era l'epoca della Grande Inter, che vinse tutto. Differentemente da quella attuale, a secco da diversi anni di trofei e con un piede e mezzo fuori dalla qualificazione Champions anche in questa stagione.