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Primavera Lazio: Tounkara si fa squalificare e Inzaghi non lo manda al Mondiale

Per l’attaccante biancoceleste è stato fatale l’ironico applauso all’arbitro durante il match vinto contro la Sampdoria: due turni di squalifica e il tecnico che deve rivoluzionare ancora una volta il reparto offensivo con il Palermo, gara determinante per giocarsi lo scudetto nelle Final Eight.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per i fratelli Inzaghi è un finale di stagione sempre più complicato. Mentre Pippo oramai conta i minuti (sono solo 90) dal suo esonero sulla panchina rossonera con il destino oramai segnato da una stagione decisamente negativa, Simone sta guidando la Primavera della Lazio in mezzo al guado della qualificazione alle Final Eight dello scudetto di categoria, dovendo rivoluzionare la propria squadra tra squalifiche, convocazioni in nazionali e assenze. Tra questi c'è anche la giovane stella di origini senegalesi Mamadou Tounkara, attaccante rivelazione che si è fatto scioccamente espellere nella gara contro la Samp inguaiando la propria squadra. Con il tecnico che per punizione non ha permesso al giocatore di aggregarsi alla Nazionale africana per i prossimi Mondiali Under20 di scena in Nuova Zelanda.

Ufficialmente non è una punizione per la sciocca espulsione (applauso irridente l'arbitro) ma il forte sospetto c'è: Simone Inzaghi ha mal digerito l'atteggiamento di Tounkara contro i blucerchiati e ha deciso che sia lui che il connazionale Moustapha Seck non lasceranno Fornello per aggregarsi al Senegal per i Mondiali di inizio giugno, restando a disposizione della Lazio che dovrebbe giocarsi – in caso di vittoria contro il Palermo – la Final Eight tricolore. Obiettivo che per Simone Inzaghi potrebbe complicarsi perché proprio contro i rosanero dovrà rivoluzione ancora una volta la formazione.

Non ci sarà Tounkara, rientrerà l'australiano Oikonomidis che però disputerà la sua ultima partita stagionale in biancoceleste perché – lui sì – è stato convocato dalla propria Nazionale per la prima partita di qualificazione al Mondiale 2018 che si disputerà il prossimo 16 giugno, data che coincide a quella della finale dello scudetto primavera cui Simone Inzaghi punta senza discussioni.

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