Premier, tracollo Chelsea: 3 ko in 5 partite, peggior difesa del campionato
Un gol di testa, uno realizzato di destro e l'altro di sinistro. A segno al 17′ e al 22′ del primo tempo, al 37′ della ripresa. Tre sberle sul muso del Chelsea e di Mourinho rifilate da Steven Naismith, che manda ko i Blues condannati all'ennesima sconfitta (3-1, non è bastata la rete di Matic) e con un bottino di punti tutt'altro che onorevole: 4 in 5 partite, una miseria scandita dal terzo stop maturato in questo avvio di Premier League durissimo. Dodici le reti incassate, a testimonianza della peggiore difesa del campionato e di una crisi di gioco, d'identità. E che non fosse il momento giusto lo si era intuito dai primi impegni ufficiali: Community Shield persa contro l'Arsenal; mentre in campionato a Wembley è arrivato solo il pareggio contro lo Swansea (la gara della lite con la dottoressa Eva Carneiro) , la sconfitta pesante contro il Manchester City (che ha preso il largo in classifica), il successo arrivato sul fil di sirena contro il WBA e ancora i due colpi incassati contro Crystal Palace ed Everton.
A Goodison Park affondano i campioni in carica d'Inghilterra e con loro quel castello di certezze costruito, successo dopo successo, nella scorsa stagione. In classifica i ‘Toffees' allenati da Martinez salgono a quota 8 mentre la squadra José Mourinho resta ferma a 4. Uno-due micidiale. Si può descrivere così il doppio colpo piazzato da Naismith, subentrato al 9′ per sostituire Besic (infortunato), in venti minuti. Blackout, luce spenta, defaillance in difesa, il Chelsea appare solo la brutta copia della formazione che ha dominato Oltremanica. Nemmeno basta il guizzo di Matic per rimettere l'incontro sui giusti binari. E, invece, i londinesi sprofondano nel baratro senza attenuanti: questa volta nulla c'entra il soccorso prestato al calciatore da Eva Carneiro, il Chelsea è in crisi e serve una ricetta ‘speciale' per spezzare l'incantesimo.