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Premier, Mourinho: “Su Ranieri ho sbagliato, merita di essere dov’è”

Il tecnico del Chelsea, nel commentare il momento della sua squadra, ha aperto anche una parentesi sull’allenatore italiano: “Dissi che non credevo che potesse vincere il titolo, ma forse avrei dovuto riflettere meglio prima di parlare”.
A cura di Alberto Pucci
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L'importante è saper riconoscere i propri errori e, i grandi uomini come Josè Mourinho, spesso lo fanno. Reduce dall'incredibile sconfitta interna contro il Bournemouth e atteso dalla sfida con la capolista Leicester, lo "Special One" è tornato a parlare del momento dei "Blues" e dell'imminente incrocio con Claudio Ranieri: "L'obiettivo è quello di fare un grande finale e di chiudere almeno quarti – ha spiegato il portoghese in conferenza stampa – Finché è matematicamente possibile, dobbiamo provarci. Prima della sconfitta col Bournemouth, ero convinto del quarto posto. Aver perso tre punti con loro è stato qualcosa che mai avrei creduto possibile. I cattivi risultati di questa stagione non sono normali ma c'è la possibilità per ogni allenatore di fare il suo lavoro e finire quello che ha iniziato. La realtà è che ci sono club che stanno facendo molto bene".

Lode a Claudio – Uno di questi è proprio il prossimo rivale del Chelsea: il sorprendente Leicester di Claudio Ranieri. Dopo le schermaglie degli ultimi mesi, Josè Mourinho si toglie il cappello davanti al tecnico delle "Volpi": "Ranieri merita di essere dov'è – ha continuato Mourinho – Dissi che non credevo che potesse vincere il titolo ma forse avrei dovuto riflettere meglio prima di parlare. Ranieri ha appena vinto il premio di allenatore del mese e credo dovrebbe vincere anche quello di metà stagione. Se ci fosse un premio per i primi sei mesi di campionato, chiunque sarebbe lontano chilometri da lui. Ogni squadra è lontana chilometri da quello che sta facendo il Leicester. La differenza di punti tra loro e lo United o l'Arsenal è minima, ma meritano di essere in testa alla Premier e di ricevere tutti questi complimenti. Ranieri ha fatto davvero un fantastico lavoro. Il mio futuro? Ho ancora tre anni e mezzo di contratto e lo voglio rispettare. Un domani allenerò un altro club, anche se ci sono squadre dove non andrei mai".

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