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Premier, Mourinho sotto inchiesta per gli insulti: il tecnico rischia una squalifica

Dopo le parole forti utilizzate al termine della partita contro il Newcastle, la federazione inglese ha messo sotto inchiesta il tecnico portoghese. Se verrà ritenuto colpevole, Mourinho andrebbe incontro ad una squalifica che potrebbe anche fargli saltare la sfida con Maurizio Sarri allo Stamford Bridge.
A cura di Alberto Pucci
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Il gol di Alexis Sanchez al 90esimo, non ha solo evitato l'ennesimo passo falso dello United ma ha anche procrastinato le polemiche a dopo gli impegni delle nazionali, quando lo United farà visita al Chelsea di Maurizio Sarri per la nona giornata di Premier League. Nonostante tutto, quello che sta vivendo José Mourinho è un momento soltanto apparentemente tranquillo. Il manager portoghese, dopo gli insulti decifrati dalle telecamere al termine del match con il Newcastle, è infatti finito nel mirino della Football Association.

La federazione inglese ha infatti aperto un fascicolo contro lo "Special One" ed è ora pronta a valutare le immagini televisive e a prendere provvedimenti e punire il tecnico. Gli insulti di Mourinho, comprensibili anche a chi non mastica il portoghese, hanno infatti lasciato il segno e autorizzato i vertici del calcio britannico a mettere sotto inchiesta l'ex allenatore dell'Inter.

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Mourinho nervoso

Secondo il tabloid "Independent", se la Football Association lo riterrà colpevole di aver usato un linguaggio offensivo, il tecnico lusitano rischia una squalifica che potrebbe anche fargli saltare la sfida con Maurizio Sarri allo Stamford Bridge. Che Mourinho non fosse tranquillo dopo la gara dell'Old Trafford, nonostante la vittoria, lo si era capito anche durante la conferenza stampa post gara.

"Mai vista nei miei 55 anni una caccia all’uomo come quella di cui sono stato oggetto – ha dichiarato il portogheseSe piove a Londra, è colpa mia. Se l'accordo per la Brexit va male, è colpa mia. Ma posso gestirla, ho la forza di gestirla. Io posso fronteggiare certe situazioni, ma la squadra, soprattutto i giovani, hanno giocato con la paura addosso. Nel primo tempo erano letteralmente nel panico. Sono sicuro che le speculazioni sul mio esonero continueranno anche dopo questo successo".

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