Premier League, i tifosi esultano: il costo massimo dei biglietti sarà di 30 sterline

Buone notizie per i tifosi inglesi. La Premier League ha deciso di fare un passo verso i sostenitori dei club mettendo un tetto ai prezzi dei biglietti delle partite di calcio. Un provvedimento che, per ora, sarà adottato solo in occasione dei tagliandi relativi ai match fuori casa e che comunque è destinato a spegnere in parte le polemiche per i costi eccessivi per assistere alle partite. D’altronde i numeri hanno spinto i club del massimo campionato inglese a raggiungere un accordo, visto che i tifosi che accompagnano la squadra in trasferta sono sempre meno. Ecco allora che dalla prossima stagione e per le prossime tre, i tifosi della squadra ospite pagheranno biglietti che potranno raggiungere un costo massimo di 30 sterline, ovvero 39 euro italiani.
E pensare che gli stadi della Premier League sono sempre pieni. A riempire gli spalti ultimamente però sono stati soprattutto i tifosi di casa, mentre non sono mancate proteste per l’aumento dei prezzi dei tagliandi con tanto di minacce di diserzione. Una situazione lontanissima da quanto accade in Italia ovviamente con tanti posti vuoti soprattutto in occasioni di partite che vedono impegnate non i top club. Sicuramente le società della Premier hanno potuto fare un passo verso i propri tifosi, anche perché i diritti televisivi garantiscono loro introiti da record, e non è da escludere che potrebbero arrivare accordi anche per i biglietti riservati ai tifosi di casa altissimi.
Tifosi accontentati, ma solo in parte. La Footballers Supporters Federation, ovvero una sorta di sindacato dei tifosi, aveva chiesto un tetto massimo di 20 sterline, ovvero 26 euro, a biglietto. Una cifra però considerata troppo bassa dalla Premier che ha chiuso a 30. A proposito di costi di biglietti è utile fare anche un confronto tra i dati relativi ai massimi campionati di calcio d’Europa analizzati dal Report Calcio 2015 della Figc. Il prezzo medio dei tagliandi in Premier è di 48.4 euro, con a seguire, i 38.7 della Spagna, i 36.6 della Germania e i 21.6 dell’Italia. Buone notizie dunque per i tifosi italiani, anche se bisogna tenere contro del costo della vita e in particolare dei salari medi giornalieri, i più bassi nel Belpaese con 56 euro, al contrario degli 82.2 euro inglesi, i 72 in Germania e i 60.8 in Spagna.