Premier League, cinque cose sul primato del Chelsea di Conte
In molti davano per conclusa la parentesi di Antonio Conte al Chelsea dopo la sconfitta nel derby londinese contro l'Arsenal ma non avevano fatto i conti con la caparbietà e il modo di affrontare i problemi dell'ex commissario tecnico della nazionale. La debacle contro i Gunners veniva dopo un altro terribile risultato casalingo contro il Liverpool e la peggior difesa tra le prime dieci della Premier League sembrava l'inizio di una crisi senza fine ma tutto è stato ribaltato in soli 58 giorni. I numeri parlano per lui: 6 vittorie consecutive, 17 gol realizzati e imbattibilità che dura da 589 minuti. Il manager dei Blues è stato nominato "migliore allenatore del mese di ottobre" e adesso è in testa alla Premier League davanti a Liverpool e Manchester City.

Secondo una fonte interna al Chelsea, scrive il The Sun, una grigliata organizzata da Antonio Conte ha avuto un effetto immediato sui calciatori che hanno eletto fin da subito il loro nuovo capopopolo e lo hanno seguito in ogni momento fin dall'inizio della sua esperienza inglese. Questo ha permesso all'ex tecnico della Juventus di poter far cambiare metodo e risalire la china in pochissimo tempo.
La tattica
Una rivoluzione tattica ha portato il Chelsea in testa alla classifica: Antonio Conte è tornato alla sua "amata" difesa a tre con Azpilicueta, David Luiz e Cahill a fare da ultimi baluardi davanti a Courtois. La linea mediana è composta da Moses, Kantè, Matic e Alonso, con i due esterni che fanno tutta la fascia proprio come accadeva con Lichtsteiner e Asamoah alla Juventus. Davanti ci sono tre giocatori con caratteristiche molto diverse: Pedro è l'uomo che aiuta anche in fase di ripiegamento, Diego Costa è la punta centrale mentre Eden Hazard parte da sinistra, si accentra innescando tutte le manovre offensive e lascia spazio ad Alonso per andare sul fondo.

Diego Costa
L'attaccante spagnolo del club londinese è davvero rinato: Diego Costa è ritornato sui ritmi della prima stagione in Blues e con l'ultima decisiva rete al Boro è arrivato a quota dieci in campionato. Dodici mesi fa, a novembre 2015, l'attaccante della squadra londinese era a quota due. L'ex punta dell'Atletico segna in tutti i modi: di destro, di sinistro, al volo. Diego Costa sembra davvero inarrestabile e i suoi goal sono spesso decisivi.
Difesa impenetrabile
Il cambio di modulo ha visto il cambiamento dalla difesa a quattro a quella a tre riuscendo ad ottenere un maggior equilibrio in fase di non possesso e una cerniera difensiva da lì in avanti imperforabile. Nelle ultime sei partite nessuno è riuscito a infilare Thibaut Cortuois, autore di interventi strepitosi nella gara di ieri contro il Middlesbrough. Azpilicueta è diventato uomo fondamentale e grazie alla sua velocità è importante nelle diagonali difensive. Anche David Luiz sembra rigenerato: il brasiliano riesce ad essere sempre abbastanza lucido nella lettura delle situazioni e non sembra più quel giocatore impacciato visto al PSG e a Stamford Bridge in altri tempi. Fondamentale è la diga davanti alla difesa formata da Kantè e Matic e l'apporto alla fase difensiva dei due esterni, Moses e Alonso, che in fase di ripiegamento formano una linea a 5.

I due esterni
Sotto la gestione di Conte due sono i giocatori cresciuti in maniera evidente: Victor Moses e Marcos Alonso. Lo stesso allenatore del Chelsea ha affermato: "Penso che un manager debba migliorare i propri giocatori. È importante lavorare con la squadra ma anche con i singoli per far emergere il talento dei giocatori, migliorare i punti deboli e diventare più forti". Il caso più rilevante è quello di Moses che ha realizzato una rete e un assist dopo essere stato fuori nelle prime cinque gare. Conte ha convertito in un vero "carro armato" un giocatore che veniva da tre cessioni consecutive (West Ham, Stoke e Liverpool).

Il laterale sinistro ex Fiorentina lo conosciamo e non ha bisogno di presentazioni: corsa, tecnica e buona intelligenza tattica. Il suo acquisto era visto con diffidenza ma ora lo spagnolo è una pedina fondamentale dell'undici dei Blues.
Spurs e Citizens, sfide fondamentali
Il Chelsea grazie a questo filetto di vittorie ha recuperato 4 punti recuperati al Liverpool, 6 all'Arsenal, 8 al Tottenham e addirittura 9 al Manchester City di Guardiola, ora secondo a -1 appaiato con i Reds. 58 giorni fa qualcuno avrebbe pensato di vedere Conte mettere la freccia e sorpassare tutti? Le gare contro Tottenham e Manchester City ci diranno davvero dove potranno arrivare i Blues quest'anno.