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Prandelli si candida: “La nazionale non si rifiuta mai”

L’ex commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli, a spasso da oltre un anno, spera di tornare presto in panchina e dichiara che non direbbe di no a un’eventuale proposta di Tavecchio.
A cura di Alessio Morra
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Antonio Conte ha detto ufficialmente che lascerà la nazionale al termine dell’Europeo. Il toto c.t. è partito, ma per ora il presidente Tavecchio non è riuscito a trovare ancora il successore del quarantaseienne tecnico salentino. Il numero uno della FIGC avrebbe voluto Capello, ma l’esperto allenatore, già selezionatore di Inghilterra e Russia, ha declinato. Poi si è parlato di Donadoni, ma il Bologna ha stoppato ogni ambizione del proprio allenatore, che rispetterà il contratto con i rossoblù fino al 2018. Di candidati al momento più o meno forti ce ne sono parecchi. Si è parlato di Ventura, Gasperini, Guidolin, addirittura di un altro ritorno di Lippi, ma anche di Di Biagio e Cannavaro. E a sorpresa si ricandida per la panchina dell’Italia anche Cesare Prandelli, che dopo aver guidato la nazionale tra il 2010 e il 2014, ufficialmente dichiara che volentieri tornerebbe in azzurro: “Mi piacerebbe tornare in corsa portando il sorriso e la gioia della voglia di giocare a calcio. La Nazionale? Una chiamata in azzurro non si deve mai rifiutare”.

L’ex tecnico di Fiorentina e Galatasaray crede che gli azzurri faranno una bella figura a Euro 2016, manifestazione in cui vede favorita la Francia di Deschamps:

Sono convinto che l’Italia farà un grande Europeo, ma tutto diventerebbe più complicato se si dovessero alzare le aspettative nei confronti degli azzurri.La favorita per la vittoria finale? La Francia?.

Nell’intervista concessa a ‘Deejay Footbal Club’, trasmissione radiofonica di Radio Deejay, Prandelli ha parlato anche di Totti e Balotelli, calciatore che con l’ex c.t. ha disputato un grandissimo Europeo nel 2012, ma che poi ha deluso al Mondiale:

Totti è un patrimonio del calcio italiano e merita tutta la nostra considerazione. Ha scelto di restare sempre con la stessa maglia e questo è bellissimo. Il problema della sua permanenza da calciatore compete alla proprietà giallorossa, ma penso che sia fondamentale che lui mantenga il sorriso. Mario? Io non l’ho mai subita, ma non so se è recuperabile. Non dobbiamo dargli nessun consiglio, dovrebbe essere lui a parlare in questo momento.

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