20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Portogallo, che difesa. Si salva Griezmann, Pogba no

I top e i flop della finale dell’Europeo. Nel Portogallo spiccano Rui Patricio, il match winner Eder e l’attento Joao Mario; nella Francia Pogba sbaglia partita, Griezmann ci prova, Sissoko è una saetta.
A cura di Mirko Cafaro
20 CONDIVISIONI
Immagine

Il Portogallo è campione d'Europa al termine di una battaglia durata 120 minuti. Francia domata, nonostante le condizioni del match si fossero messe subito in discesa sin dalle prime battute. La partita, infatti, è stata subito condizionata dal brutto infortunio di Cristiano Ronaldo, che avrebbe meritato ben altra sorte (i messaggi di solidarietà per CR7 da Bale a Del Piero), ma nel contempo non ha perso sul piano delle emozioni e dello spettacolo. I lusitani, senza il loro leader, si sono compattati ulteriormente giocando una gara gagliarda, grazie tra gli altri al sacrificio degli indomiti Nani e Joao Mario, al solito Renato Sanches, rivelazione di quest'Europeo e a Guerreiro che colpisce anche una traversa incredibile su punizione.

La Francia, invece, forte di una retroguardia che si è cementata attorno all'esperto Koscielny e all'emergente Umtiti, alla sua terza presenza con i Blues, ha trovato anche nei subentrati Coman e Gignac dei protagonisti aggiunti, capaci di far correre grossi pericoli alla retroguardia avversaria, ma gli è mancato il guizzo vincente. Andiamo, dunque, a osservare più nel dettaglio i top e i flop della finale dell'Europeo.

Top

  1. Eder: l'uomo della provvidenza. Entra nel finale dei tempi regolamentari con il compito di far salire la squadra, tenere palla, dare un riferimento offensivo anche per i lanci lunghi che sono l'unica soluzione a disposizione delle trame offensive dei lusitani. Lui fa tutto e bene, poi nel secondo tempo supplementare si inventa quella perla di gol che vale un'intera carriera.
  2. Sissoko: ti aspetti Pogba o Payet e invece spunta questo gigante del Newcastle, in versione "tuttocampista". Dinamico, propositivo, abile nelle due fasi: duro in copertura, puntuale in ripiegamento e pericoloso dalle parti di Rui Patricio, chiamato alla gran parata sia nel primo che nel secondo tempo.
  3. Rui Patricio: insieme a Lloris, la rivelazione tra i pali di questo Europeo. Guida il reparto, infonde sicurezza, partecipa anche all'avvio dell'azione grazie a piedi molto educati, non perde mai la concentrazione e si fa valere nelle uscite. Decisivo in più di un'occasione, specie contro Sissoko e Griezmann nel primo tempo, Giroud e ancora Sissoko nel secondo.
  4. Griezmann: il piccolo Diavolo è una continua spina nel fianco per la difesa portoghese e legittima il titolo di capocannoniere dell'Europeo (6 gol in 7 partite) con un'altra buona prestazione . Per larghi tratti sembra non toccar palla, né partecipare alla manovra, poi gli basta un taglio, una giocata suggerita e per Rui Patricio sono sudori freddi. Unica pecca: essere calato proprio nel supplementare.

Flop

  1. Payet: il 4-3-3 disegnato da Deschamps non esalta le sue qualità costringendolo a frequenti ripiegamenti, lui poi ci mette del suo con il bruttissimo fallo che mette ko Cristiano Ronaldo e finisce per condizionarlo psicologicamente. Esce prima dell'ora di gioco senza lasciare il segno, come pure gli era riuscito più volte in questo Europeo.
  2. William Carvalho: interpreta il ruolo di frangiflutti davanti alla difesa e lo fa anche bene sacrificandosi in copertura e nei raddoppi difensivi, ma nell'impostazione e nel rilancio dell'azione è completamente carente. Da regista arretrato ci si aspetterebbe molto di più.
  3. Pogba: è in una di quelle giornate in cui passa la maggior parte del tempo a ciondolare indolente in mezzo al campo, senza trovare mai equilibri e posizione. Oscurato da un super Sissoko e anche dall'ex compagno di squadra Coman.
  4. Evra: si fa vedere poco come il compagno della Juventus. Potrebbe spingere di più, costringendo più spesso Nani a rincorrerlo e a spendere energie e invece si limita al compitino. Da un giocatore della sua esperienza ci si aspetterebbe una migliore lettura della gara.
20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views