Podolski accusa Wenger: “Mi ha mancato di rispetto”
Lukas Podolski e Arsène Wenger non hanno forse mai avuto un buon rapporto. Nel suo primo anno all’Arsenal ‘Prinz Poldi’ collezionò più sostituzioni che gol. Quest’anno l’attaccante tedesco e il tecnico francese hanno rotto in modo definitivo. In panchina Podolski ci è rimasto per tante settimane. Ma al ‘Sun’ il ventinovenne attaccante dell’Inter ha svelato il momento in cui ha capitato che doveva andare via dall’Inghilterra: “In Champions, contro il Galatasaray, avevo giocato benissimo, però sono tornato in panchina. Lì ho capito che dovevo andare via.”
Podolski attacca – L’attaccante campione del mondo con la Germania in Brasile riferisce che il tecnico alsaziano non lo ha nemmeno saluto quanto ha lasciato il club londinese: “Wenger non mi ha detto niente, non mi ha chiamato e neanche salutato. Non è che volessi dei fiori o un bacio, però credo che salutare sia una questione di rispetto. Giocavo poco? Se avessi fatto cinque o dieci partite e avessi giocato veramente di merda allora avrei potuto dire: ok, non sono bravo abbastanza. Ma ho dato tutto quello che avevo per l’Arsenal e non credo di aver fatto niente di male, non mi sono mica ubriacato in un club!”
La replica di Wenger – In modo duro l’allenatore dei Gunners ha risposto a Podolski, che secondo Wenger ha detto parecchie inesattezze: “Smentisco categoricamente. Ho parlato spesso con lui su un suo trasferimento e non dimenticate che per andare via ha avuto bisogno del mio permesso, altrimenti sarebbe rimasto. Non ha avuto molte opportunità di giocare, lo riconosco, per questo gli ho permesso di andarsene. Ho molti giocatori nel suo ruolo, ma solo in undici possono giocare. Quando un calciatore con le sue qualità non gioca abbastanza, l’eccessiva concorrenza gli fa perdere sicurezza e fiducia, è normale con tutti i giocatori. Non ha nulla a che fare con la sua qualità, ma solo sul numero di giocatori. E comunque è un prestito di sei mesi senza opzione di riscatto, alla fine tornerà da noi.”