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Pochettino: “Non ho visto il gol di Lamela perché ero in bagno”

Il tecnico del Tottenham ha confessato di non aver visto il terzo goal del Tottenham al Manchester United: “Appena ho sentito il boato sono corso negli spogliatoi per rivederlo alla tv”.
A cura di Alessio Morra
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Vincere con il Manchester United per tenere in vita la Premier League e soprattutto per coltivare ancora per qualche settimana il sogno della vittoria del campionato, che manca da oltre cinquant’anni. Questo era l’obiettivo principale del Tottenham ieri nell’ultima sfida della 33a giornata contro i Red Devils. La partita è stata durissima, poi come un tifone gli ‘Spurs’ hanno spazzato via lo United con tre gol tra il 70’ e il 76’. Dopo le reti di Dele Alli e del belga Alderweireld è arrivato il 3-0 del ‘Coco’ Lamela, ma quel gol il tecnico degli ‘Spurs’ Pochettino non lo ha visto. Perché dopo il raddoppio il giovane allenatore è andato negli spogliatoi per una breve necessità. In quegli attimi è giunto il gol di Lamela, che l’allenatore argentino ha visto dalla televisione: “Ho perso il gol di Lamela! L’ho rivisto in televisione. Ero andato in bagno, poi ho sentito il boato e sono corso negli spogliatoi per rivederlo”.

 

Il Tottenham sta disputando una stagione straordinaria, che forse non avrà mai nel giudizio complessivo un valore eccelso. Perché il Leicester, anche giustamente, offusca tutti. Ma il passo di Ranieri riesce a tenerlo solo il Tottenham dei giovani lanciati e valorizzati da Pochettino, che nonostante i sette punti di ritardo sostiene che il 3-0 rifilato al Manchester United sia un segnale per la squadra di Vardy e Mahrez, che sa di non poter sbagliare mai:

Eravamo concentrati sulla nostra partita, ma il Leicester ha mostrato carattere e personalità, meritando il risultato pienamente. Per noi è stato molto importante replicare dopo la partita, sono molto felice del successo contro lo United. Abbiamo mandato un bel messaggio al Leicester, abbiamo dimostrato di esserci, in attesa e combattenti. Se loro fanno passi falsi noi dobbiamo essere pronti. Sette punti sono un bel distacco, ma possiamo crederci.

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