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Pochesci, scuse a Ventura e Tavecchio: “Il mio uno sfogo da bar”

L’allenatore dopo le dichiarazioni di ieri (“Se mettevamo una squadra di Lega Pro contro la Svezia vincevamo. Ci siamo fatti pure menare e rischiamo di andare fuori dal Mondiale”), fa un passo indietro: “Purtroppo a volte non mi rendo ancora conto che sono in un campionato importante e che le cose che dico hanno un peso”
A cura di Marco Beltrami
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Sandro Pochesci si è fatto prendere dalla delusione per il risultato negativo, e si è reso protagonista di uno sfogo diventato memorabile. Le parole dell'allenatore nel day after della sconfitta dell'Italia in Svezia nella gara d'andata dei playoff Mondiali, hanno conquistato social, web e stampa. Un intervento, fortemente critico quello del mister della Ternana che ha puntato il dito contro Ventura, contro i giocatori e anche contro il sistema calcio italiano. Ecco allora che oggi, dopo il pareggio interno con il Novara è arrivato il dietrofront di Pochesci che ha dimenticato per qualche minuto il suo ruolo, vestendo i panni del tifoso.

Lo sfogo di Pochesci dopo Svezia-Italia

L'allenatore già noto per la sua proverbiale schiettezza nella conferenza stampa pre-partita della sua Ternana si è scatenato dichiarando: "L’Italia ha perso contro una squadra di profughi. Non sappiamo più menare come una volta, andiamo in Svezia e ci menano. Il calcio italiano è finito, nelle primavera ci sono troppi stranieri, prendessero invece giocatori dalla Serie C e dalla Serie D e gli dessero una possibilità. Vedete quelli come se li mangiano. Se mettiamo una squadra di Lega Pro contro la Svezia vinciamo: perché la Svezia vale una squadra di Lega Pro".

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Pochesci fa un passo indietro, per quello che ha definito come uno sfogo da bar

Parole che non sono rimaste inascoltate, ma che anzi hanno conquistato la prima pagina. In tanti hanno condiviso sui social, questo sfogo condividendolo nonostante i toni tutt'altro che teneri. Ecco che dopo il pareggio con il Novara, il mister ai microfoni di Sky ha fatto un passo indietro, ricordandosi del suo ruolo: "Sono stato un po' troppo colorito, mi sono fatto prendere dal momento. Sono un tifoso ma ora, purtroppo o per fortuna, guido una squadra gloriosa. Il mio è stato uno sfogo da bar, ma non volevo offendere mister Ventura, la mia era solamente l'arrabbiatura di un tifoso nato nel 1963 e che vorrebbe rivedere la Nazionale fare un Mondiale. Se ho offeso qualcuno mi dispiace ma non ho attaccato il mister, ho detto qualcosa sull'atteggiamento, è stato uno sfogo da bar. Purtroppo a volte non mi rendo ancora conto che sono in un campionato importante e che le cose che dico hanno un peso".

Le scuse di Pochesci a Tavecchio

E Pochesci ha voluto chiedere scusa anche al presidente della Figc, Tavecchio nella speranza che quest'ultimo possa capire il motivo del suo sfogo legato alla voglia di vedere la Nazionale ai prossimi Mondiali: "Se anche il presidente Tavecchio, persona passionale, c'è rimasto male chiedo scusa anche a lui. Tutti vogliamo vincere, tutti vogliamo andare al Mondiale. L'Italia non si può permettere di essere esclusa. Speriamo che qualche giocatore si sia arrabbiato sentendo le mie parole".

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