Pjanic bestia nera: il Napoli cade a Roma e vede allontanarsi il secondo posto
Con l'obiettivo europeo in testa, e sugli spalti la tensione e il ricordo della disgrazia capitata a Ciro Esposito nel maggio scorso, Roma-Napoli ha dato il via al turno "pasquale" di campionato. Quella dell'Olimpico, che vedeva in campo due squadre ancora convalescenti e reduci da periodi poco brillanti (giallorossi senza successi in casa dal gennaio scorso e azzurri vittoriosi solo una volta nelle ultime sette gare ufficiali), è stata una sfida vinta con molta sofferenza dall’undici di Rudi Garcia che, nel momento topico del campionato, ha ritrovato a tratti la squadra che, ad inizio stagione, aveva incantato tutti. Senza molti protagonisti di primo piano come Totti, Gervinho e Hamsik (alla sua terza panchina consecutiva), il “Derby del Sole” non ha tradito le attese alternando momenti di grande spettacolo e intensità in campo.
Il match numero 70 giocato nella Capitale, ha ancora una volta dimostrato la difficoltà dei partenopei a conquistare punti pesanti su questo terreno (solo 9 le vittorie in tutti i precedenti a Roma) e le croniche disattenzioni difensive che, anche questa volta, hanno pesato sul risultato finale. Per la Roma un’iniezione di fiducia, dopo le ultime uscite e il brodino caldo di Cesena. Rudi Garcia sale in classifica, mantiene il secondo posto e, soprattutto, vede allontanarsi la sagoma di Rafa Benitez.
Sprazzi di vera Roma – Cominciata nel segno dell'equilibrio e con poca intensità, la supersfida dell’Olimpico ha dovuto aspettare quasi mezz’ora per accendersi. Nei primi venti minuti, al di là di un’occasione potenziale per Britos, le due squadre si sono studiate e hanno badato a non lasciar spazio agli avversari. Attenta la Roma sulle incursioni del tridente Mertens-Higuain-Callejon, compatto il Napoli sulle ripartenze giallorosse. Un “trend” che ha di fatto bloccato il match fino al venticinquesimo, quando Pjanic portava in vantaggio la Roma al termine di una splendida azione iniziata da Iturbe e Florenzi e conclusa dal bosniaco (al gol dopo un lungo digiuno che durava dal novembre scorso). Una rete arrivata nel momento migliore del Napoli di Benitez che, pochi minuti prima del vantaggio romanista, si era reso pericoloso con una punizione di Ghoulam (parata dall’ex De Sanctis) e con un tiro alto di Jorginho.
Al di là della bravura di Pjanic, Garcia poteva applaudire un Iturbe finalmente convincente, perisoloso anche qualche minuto dopo il gol con un sinistro finito alto. A sei minuti dal termine della prima frazione, due grandi occasioni: prima Callejon, solo davanti a De Sanctis, perdeva tempo non calciando e servendo De Guzman per un tiro rimpallato, poi sul ribaltamento di fronte Ljajic non sfruttava la chance da buona occasione. L’ultimo squillo era di marca napoletana, con Higuain che sfiorava l’incrocio dei pali con un tiro a giro.
Assedio Napoli – Nonostante il "break" per l'intervallo, Roma e Napoli hanno cominciato la ripresa confermando il grande ritmo visto in campo nei minuti finali del primo tempo. La squadra di Benitez è partita a testa bassa alla ricerca del pareggio, offrendo però il fianco alle ripartenze di Iturbe e compagni. All'ottavo minuto della ripresa, gli ospiti sfioravano il pareggio con Mertens che provava a beffare De Sanctis, senza riuscire trovare la rete. Un'occasione figlia di una pressione costante dell'undici partenopeo: sempre molto pericoloso con le scorribande del laterale belga (tra i migliori in campo). Dopo l'ennesima giocata dell'imprendibile Mertens (tiro alto al 19esimo), splendida parata di De Sanctis su Gabbiadini (entrato al posto di Callejon).
Il giocatore azzurro colpiva al volo all'altezza dell'area piccola, trovando la fantastica risposta del numero uno romanista che mandava in corner. L'assedio partenopeo continuava fino alla fine, anche con l'ingresso di Zapata per Higuain, generando un'altra palla gol, a dodici dal termine, per l'ex sampdoriano: fermato ancora una volta da uno straordinario De Sanctis. A nulla serviva il ritorno in campo di Lorenzo Insigne. La Roma teneva con i denti fino alla fine, gettando al vento il raddoppio con Iturbe al 43esimo e strappando una vittoria importantissima. Per il Napoli di Rafa Benitez, una sconfitta immeritata e un brutto stop nella corsa alla prossima Champions League.