“Pipita non fare cinema”, le parole di Insigne all’Higuain frustrato
E' stato l'uomo-sentenza del big match, colui che ha gelato il San Paolo con un gol decisivo, l'ennesimo, il quinto in cinque confronti diretti. Gonzalo Higuain, il Pipita che non doveva nemmeno scendere in campo e che poi ha giocato e vinto da solo il match contro il suo passato, davanti ai suoi ex tifosi e al suo ex presidente. Una gara non perfetta ma perfettamente pragmatica, con la rete al 13′ e tutti i compagni impegnati nel salvaguardare quel vantaggio poi risultato fatale. Con la possibilità anche di raddoppiare, quasi subito se Douglas Costa non avesse tentennato quel nano secondo di troppo, facendo arrabbiare Higuain, poi pizzicato anche dall'ex compagno Insigne.
Uno stadio contro il Pipita, subissato di fischi ad ogni tocco, ad ogni scatto, ad ogni gesto. Poi, l'orgoglio di trovare la zampata decisiva, buttando la sfera alle spalle di Reina e regalando al Napoli la prima amarezza stagionale, con la sconfitta interna e una Juventus che si è ripresa la classifica. Per lui, Higuain, il grande ex un avvio imponente, decisivo, poi una gara di ‘contenimento' sul ritorno veemente dei partenopei. Incapaci alla fine di trovare il pareggio.
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Ma la sfida di Higuain contro il suo passato è stata anche quella di un giocatore che ha manifestato tutta la tensione che aveva cumulato addosso in campo: sia in porta, con il gol del successo, sia sui cartelloni dove ha scagliato quello del mancato raddoppio. "Pipita, non fare cinema", gli ha subito detto Lorenzo Insigne che di Higuain – insieme a Mertens – nel cuore dei tifosi partenopei ha preso il posto. Una frase sussurrata all'orecchio di Gonzalo che ha risposto platealmente, ricevendo in cambio altri fischi dello stadio e l'intervento di Mertens.
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"Non fare cinema". Una frase che sarebbe piaciuta parecchio al suo ex presidente Aurelio De Laurentiis in altri frangenti. Perché purtroppo per il Napoli, il cinema di Gonzalo è andato in scena al San Paolo, in atto unico con un melodramma in cui gli azzurri hanno dovuto recitare la parte dei perdenti. Un cinema in bianco e nero, di quelli in cui c'è un solo unico grandissimo interprete nella parte dell'attore protagonista che si prende tutta la scena. E si ricandida all'Oscar del calcio