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Perugia, insulti razzisti ad un calciatore di colore minorenne

L’episodio in Seconda Categoria denunciato dalla Vis Nuova Alba, ma la squadra avversaria si difende: “Rifiutiamo ogni accusa di tipo razzista”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Delicata vicenda di presunto razzismo che arriva dalla Seconda Categoria umbra: dalla provincia perugina, infatti, è arrivata la denuncia della Vis Nuova Alba, che ha denunciato gli avversari dell'Ammeto per delle frasi rivolte, a loro avviso, verso un calciatore minorenne di colore. "Mangia-banane", "Negro, torna in Africa", "Ti mettiamo in lavatrice e ti sbianchiamo", le frasi che la società di San Martino in Campo afferma come pronunciate dagli avversari dell'Ammeto. "Una situazione che, per quanto riguarda il giovane calciatore, si è verificata in passato in altri campi umbri anche se in misura più lieve. Quello che è successo domenica però ha dell'incredibile", si legge in una nota pubblicata dalla società umbra, "tutti, in campo e sugli spalti, hanno sentito i ripetuti insulti provenire dal campo di gioco e sicuramente anche l'arbitro della partita che, incredibilmente, non ha preso provvedimenti disciplinari per interrompere la continua bordata di frasi razziste indirizzate al giocatore di colore".

Ma la squadra avversaria non ci sta, e rifiuta l'etichetta di squadra razzista, respingendo al mittente tutte le accuse. "Siamo molto meravigliati", si legge in una nota pubblicata su Facebook dalla società dell'Ammeto, "nessun dirigente della società ha sentito, durante e dopo la gara, alcun insulto di tipo razzista e il pubblico presente, di entrambe le fazioni, non ha fatto la minima polemica ne durante ne dopo la gara". Poi la nota prosegue: "Bisogna stare molto attenti a non fare razzismo alla rovescia considerando gesti o frasi normali come razzisti se rivolti ad un ragazzo di colore, mentre se rivolte ad un ragazzo non di colore passano del tutto inosservate". Per poi concludersi: "Rifiutiamo categoricamente di essere accusati di qualunque tipo di razzismo e non è possibile che certi episodi vengano strumentalizzati in questo modo".

Insomma, una questione che verrà approfondita nei prossimi giorni. Quel che è certo è che ancora una volta il mondo del calcio, seppur quello dilettantistico, torna sotto i riflettori per episodi di razzismo, veri o presunti che siano, che con il calcio stesso non hanno nulla a che fare. E che si spera che prima o poi possano cessare.

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