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Perù, Velasquez rivela: “Con l’Argentina ci fu la combine nel Mondiale del 1978”

L’ex giocatore peruviano ha ammesso che nel 1978 la partita dei Mondiali tra Argentina e Perù fu aggiustata. L’Argentina vinse 6-0 e conquistò la finale: “Incontrammo anche Videla prima di quella partita. Sei calciatori di quel Perù vendettero l’onore in cambio di un pugno di soldi”.
A cura di Alessio Morra
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L’Argentina organizzò e vinse i Mondiali di Calcio del 1978. Fu il primo trionfo dell’albiceleste, che in finale batté per 3-1 l’Olanda. Il percorso della squadra guidata da Menotti fu a ostacoli, nella prima delle due fasi a gironi fu sconfitta dall’Italia (che vinse 1-0, gol di Bettega). Per accedere alla finale l’Argentina aveva bisogno di sconfiggere con una goleada il Perù. Quella partita finì 6-0. E quella partita è stata spesso oggetto di discussioni, si è parlato spesso di una combine. Qualche anno fa venne fuori che il portiere della nazionale peruviana aveva origini argentine. Adesso l’ex calciatore José Velasquez, che giocò quell’incontro, conferma quelle voci e parla chiaramente di partita aggiustata: “Fu tutto deciso a tavolino a partire da una riunione tra i capi di Stato Morales Bermudez e Jorge Videla. Poi si misero d’accordo i due staff tecnici e un nutrito gruppo di giocatori”.

L’incontro con Videla

Il dittatore argentino Videla incontrò i giocatori del Perù prima della partita, con lui c’era anche Kissinger, segretario di stato americano, e ai calciatori della ‘Blanquirroja’ ricordò i buoni rapporti tra le due nazioni. Quelle parole per Velasquez rappresentarono una minaccia:

Accaddero cose molto strane fu tutto molto squallido. Ricordo che Videla entrò nel nostro spogliatoio prima del calcio d’inizio insieme al segretario di Stato statunitense, Kissinger, per augurarci una buona partita e ricordarci che i nostri Paesi avevano sempre collaborato e vantavano ottime relazioni. Suonò tutto come una minaccia velata, fu come dirci che se non avesse vinto l’Argentina sarebbe successo il putiferio.

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Argentina-Perù 6-0

Velasquez, che vinse anche una Coppa America con il Perù nel 1975, capì che qualcosa di losco c’era quando al momento delle formazioni fu inserito il portiere, di origini argentine, Quiroga. Secondo l’ex centrocampista furono sei i giocatori che si vendettero:

La sera prima della partita ci riunimmo con il tecnico Calderon, il quale ci garantì che il portiere Quiroga non avrebbe giocato, perché di origini argentine. Poi un’ora prima del calcio d’inizio, lo vidi inserito nell’undici titolare. Dei giocatori scesi in campo quel giorno, almeno sei si vendettero la partita. Quando uscii io entrò Gorriti e l’Argentina fece il terzo, il quarto, il quinto e il sesto gol. Era tutto fin troppo chiaro.

Velasquez fa i nomi

Il peruviano ha detto che sei calciatori ricevettero una cospicua somma di denaro. Velasquez però ha fatto solo i nomi di quattro calciatori, che secondo l’ex centrocampista non ammetteranno mai di essersi venduti:

Rodulfo Manzo, Gorriti, Quiroga e Munante si sono venduti l’onore. Anzi peggio, hanno venduto la loro patria in cambio di un pugno di soldi, anche se non lo ammetteranno mai. Ma si sono condannati a vivere con il peso della vergogna.

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