Perla di Pastore, che esordio per Rigoni! Manolas chiude la fiera del gol dell’Olimpico
Termina con un rocambolesco 3-3 il posticipo che chiude la seconda giornata di Serie A tra Roma e Atalanta. I giallorossi passati in vantaggio dopo pochi secondi con un colpo di tacco di Pastore spariscono poi dal campo venendo travolti dagli orobici che, nonostante l'ampio turnover effettuato da Gasperini, trovano per tre volte la via della rete: prima con Castagne e poi con l'esordiente Rigoni autore di una doppietta. Nel secondo tempo però Di Francesco manda in campo una Roma più spregiudicata che prima accorcia le distanze con Florenzi e poi il gol del definitivo 3-3 con Manolas (fin lì tra i peggiori in campo). Detto ciò andiamo a vedere quali sono stati gli spunti più interessanti che ci ha regalato il monday night della seconda giornata del campionato di Serie A 2018 – 2019 tra la Roma di Eusebio Di Francesco e l'Atalanta di Gian Piero Gasperini.
Pastore d'attacco
Di Francesco, dopo i problemi di adattamento nella posizione di mezzala evidenziati nella prima uscita stagionale contro il Torino, decide di schierare Javier Pastore nel tridente offensivo. Scelta rivelatasi immediatamente azzeccata con l'argentino che ci mette soltanto due minuti per trovare la via della rete con uno splendido colpo di tacco al volo su cross di Under che sorprende sia i tre centrali atalantini che il portiere Gollini. Ma dopo i botti iniziali l'ex Psg che ha ritrovato il gol in Serie A dopo 2675 giorni dall'ultima volta (Parma-Palermo del 1° maggio 2011), come tutta la Roma, sparisce dal campo travolto dal maggior atletismo degli avversari. Nella ripresa, con il passaggio al 4-2-3-1, El Flaco viene schierato nel ruolo a lui più congeniale di trequartista alle spalle del centravanti Dzeko e alza il suo rendimento.
Gasp pensa all'Europa League: spazio agli ultimi arrivati
Ampio turnover invece per Gian Piero Gasperini che concede un turno di riposo a numerosi titolari in vista dell'importantissima gara di ritorno del playoff di Europa League che giovedì vedrà impegnata la Dea in casa dei danesi del Copenaghen dopo lo 0-0 dell'andata. All'Olimpico spazio dunque a tanti volti nuovi con l'inserimento dal primo minuto di sei calciatori tra nuovi acquisti e rientrati dai prestiti: Ali Adnan sulla corsia mancina, Valzania, Pessina e Pasalic a comporre la linea mediana, l'argentino Emiliano Rigoni schierato alle spalle dell'unica punta Duvan Zapata.
Che esordio in Serie A per Rigoni!
Nonostante ciò però è l'Atalanta, a parte la disattenzione iniziale costata il gol di Pastore, a fare la partita costruendo diverse occasioni da rete. E così nello spazio di due minuti la Dea ribalta la gara: prima con il belga Castagne che al 20′ deposita in rete il pallone respinto dal palo sulla conclusione di Zapata, e poi al 22′ con l'esordiente Rigoni che batte Olsen su assist dello stesso centravanti colombiano straripante nel duello fisico con Manolas. Gli orobici dopo esser passati in vantaggio continuano ad attaccare alla ricerca del terzo gol che, dopo alcuni provvidenziali recuperi di Daniele De Rossi, arriva: protagonista ancora l'ex Zenit Rigoni che a tu per tu con il portiere giallorosso è freddo nel mettere a segno il gol della personale doppietta.
Grandi meriti vanno dunque al gioco propositivo dell'Atalanta favorita però anche dai tantissimi errori in fase d'impostazione dei palleggiatori romanisti. Non è un caso infatti che tutti i gol realizzati dagli orobici, così come le altre chance create, siano nati proprio da palloni persi dai difensori e dai centrocampisti di Eusebio Di Francesco.
Kluivert e N'Zonzi cambiano la Roma
Per tentare la rimonta il tecnico giallorosso in avvio di ripresa pesca immediatamente dalla panchina mandando in campo il francese Steven N'Zonzi e l'olandese Justin Kluivert che prendono il posto dei deludenti Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante passando così ad un più offensivo 4-2-3-1. I cambi sembrano sortire gli effetti sperati con la Roma che comincia a macinare gioco e a farsi più pericolosa dalle parti di Gollini, per questo Gasperini corre ai ripari inserendo Hateboer e De Roon in luogo dei giovani Pessina e Valzania per rafforzare soprattutto la corsia destra del proprio schieramento.
Ma i giallorossi riescono comunque a bucare la difesa orobica e accorcia le distanze con l'inserimento centrale di Florenzi che sorprende il non impeccabile estremo difensore nerazzurro con una conclusione potente ma centrale dal limite dell'area di rigore. Dopo la rete il terzino romano è costretto però ad uscire a causa di un infortunio, al suo posto Patrick Schick con Di Francesco che prova il tutto per tutto passando ad uno spregiudicatissimo 3-2-3-2. E così, dopo aver corso alcuni rischi, i padroni di casa a 8 minuti dal termine trovano il pareggio con Manolas (fin lì tra i peggiori in campo) bravo a spedire in rete un pallone vagante nell'area bergamasca. La rete del 3-3 non placa però le due squadre che continuano a sfidarsi a viso aperto alla ricerca del gol della vittoria con i due portieri che diventano però grandi protagonisti mettendo fine alla giostra del gol dell'Olimpico.