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Perché Sportiello non fa autogol mentre Mirante e Donnarumma sì

L’analisi dei tre gol di Bologna-Fiorentina e Udinese-Milan ai sensi del regolamento della Lega Calcio. Veretout perde il +3, non così Pulgar, -2 per gli altri portieri.
A cura di Mirko Cafaro
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Giornata tutt'altro che semplice per i fantallenatori, la 23esima di serie A. Al di là delle goleade (7 gol della Juventus al Sassuolo) e di alcuni malus particolarmente indigesti (si pensi alle espulsioni di Pellegrini e Calabria, qui il dettaglio di bonus e malus), a far venire il mal di testa ai giocatori di fantacalcio ci hanno pensato le reti di difficile attribuzione di Bologna-Fiorentina e di Udinese-Milan.

Il riferimento particolare riguarda le attribuzioni dei gol arrivati direttamente dai calci d'angolo battuti da Veretout e Pulgar e dell'1-1 dell'Udinese frutto di una beffarda carambola derivante dal cross di Lasagna. Dopo un'attenta analisi la Lega di serie A ha attribuito gli autogol a Mirante e Donnarumma, non a Sportiello. Di seguito le spiegazioni nel dettaglio.

Autogol di Mirante

Veretout si vede privare del +3 perché il suo cross assume una traiettoria carica d'effetto, colpisce il palo e finisce sul portiere del Bologna che, suo malgrado, le fa varcare la linea di porta. L'attribuzione dell'autogol avviene ai sensi della specifica del punto 1 del regolamento, in funzione della quale "sono considerati autogol i tiri che terminano sui legni della porta e vengono successivamente deviati in rete da un giocatore difendente".

Gol di Pulgar

Discorso diverso per il corner battuto nella stessa partita dal centrocampista del Bologna. La traiettoria, infatti, è già diretta in porta e avrebbe avuto lo stesso destino, anche senza goffa deviazione di Sportiello. Anche in questo caso, sufficiente chiamare in caso le altre specifiche del punto 1 del regolamento: "Non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore. In questi casi si assegna pertanto la marcatura all'autore del tiro in porta".

Autogol di Donnarumma

Dinamica ancora diversa per l'1-1 dell'Udinese. Il cross di Lasagna viene intercettato da Bonucci, che ne allunga solo la traiettoria, è decisiva invece la deviazione del portiere rossonero per il gol dei friulani. Anche in questo caso il richiamo al punto 2A del regolamento: "Se un tiro indirizzato fuori dallo specchio della porta colpisce un proprio compagno e termina in rete, la paternità del gol è attribuita all'autore dell'ultimo tocco".

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