Perché Michel Platini è stato arrestato, la ricostruzione della vicenda
"Le roi est nu", "il re è nudo". Michel Platini grande gloria della Juventus e del calcio francese ed ex presidente dell'Uefa, è stato arrestato in Francia nell'ambito di un'inchiesta sull'assegnazione al Qatar del Mondiali di calcio del 2022. Inizialmente convocato per essere ascoltato nelle vesti di testimone della vicenda, solo in un secondo momento si è deciso di procedere alla custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ma perché il classe 1955 transalpino è finito nei guai? Questa la ricostruzione della vicenda.
Michel Platini è stato arrestato, la ricostruzione della vicenda
Michel Platini, ex presidente dell'Uefa (massimo organo calcistico europeo) è stato arrestato in patria nell'ambito degli sviluppi sull'inchiesta incentrata sull'assegnazione al Qatar dei Mondiali di calcio del 2022. Le Roi è stato già al centro di un caso internazionale quando nel 2015 venne costretto a lasciare la presidenza perché accusato di aver intascato una tangente dall'allora presidente della Fifa Sepp Blatter. Squalificato da tutte le attività per otto anni, Platini era stato tuttavia assolto dalla magistratura svizzera nel maggio del 2018. Dopo mesi di silenzio, ecco che arrivano nuove pesanti accuse per Platini per l'inchiesta incentrata sulla figura del dirigente qatariota Mohamed bin Hammam, squalificato a vita dalla Fifa per corruzione nel 2011. Hamman avrebbe versato tangenti a importanti dirigenti del calcio mondiale tra 2008 e 2011 per l'assegnazione dei Mondiali del 2022 nel suo Paese.
Perché Michel Platini è stato arrestato
Secondo quanto riportato da Le Monde, l'ex campione bianconero sarebbe stato inizialmente convocato per essere ascoltato come testimone e solo in un secondo momento si è deciso per la custodia cautelare. L'indagine per "corruzione e associazione a delinquere" era stata stata avviata nel 2016 e guarderebbe da vicino al pranzo organizzato all'Eliseo il 23 novembre 2010 a cui erano presenti l'allora presidente francese Sarkozy, Platini, l'attuale emiro del Qatar, Tamim Ben Hamad Al Thani, e lo sceicco Hamad Ben Jassem, all'epoca primo ministro e ministro degli Esteri dell'Emirato.
Gli inquirenti indagano sul pranzo tra Platini, l'ex presidente francese Sarkozy e figure di spicco del Qatar
Il dirigente francese, che già era stato ascoltato nelle vesti di testimone a fine 2017, ha sempre sostenuto di aver deciso di votare per il Qatar il 2 dicembre prima di recarsi all'Eliseo, di non aver mai ricevuto un'esplicita richiesta a riguardo da Sarkozy e di aver informato di quell'incontro Joseph Blatter, in quel momento presidente della Fifa. Cosa è successo dunque in quel pranzo? Su questo indagano gli inquirenti anche per fare luce su quanto accaduto nei mesi successivi. Nel giugno 2011 infatti, è stato ufficializzato anche l'acquisto del Paris Saint Germain (squadra del cuore dell'ex presidente Sarkozy) da parte del fondo Qatar Sports Investments. Un'operazione a cui Platini si è sempre dimostrato contrario.
L'accordo tra la Fifa e Al Jazeera per i Mondiali in Qatar, Blatter ascoltato come testimone
Nel mirino degli inquirenti ci sono anche le rivelazioni della stampa britannica e in particolare del Sunday Times, relative all'accordo tra la Fifa e Al Jazeera (canale di notizie internazionale di proprietà e gestito da Al Jazeera Media Network, con sede a Doha, in Qatar) su un presunto bonus da 100 milioni di dollari in caso di assegnazione dei Mondiali del 2022 al Paese della penisola araba. A tal proposito è in programma un nuovo interrogatorio con l'ex numero uno del calcio mondiale Sepp Blatter, che in passato aveva accusato il governo francese di aver influenzato la votazione della Fifa.