Perché Meret su CR7 fu espulso e Conti su Lautaro no?
Ancora il vento della sottile polemica soffia sulla Serie A dopo l'ultimo turno di campionato che ha visto cadere la Juventus e risalire Napoli e Inter. Non tutti, però sono rimasti pienamente soddisfatti perché alcune decisioni arbitrali, coadiuvate anche dagli addetti al VAR non hanno convinto fino in fondo. Sotto la lente di ingrandimento è finito il derby di Milano in occasione dello scontro a centrocampo tra il rossonero Conti e il nerazzurro Lautaro. Che ha visto l'arbitro Guida prima estrarre il cartellino rosso al giocatore di Gattuso per poi correggerlo in ammonizione dietro suggerimento della moviola.

Il confronto che fa discutere: Meret-Cr7
La mente è subito corsa ad un altro episodio simile nella sua dinamica ma che ha avuto conseguenze diametralmente opposte: ci si riferisce alla sfida del San Paolo con l'episodio che ha visto il portiere dei partenopei Meret contrastare Cristiano Ronaldo, involato a rete ed espulso direttamente dal campo con conseguente punizione da cui è scaturito il gol di Pjanic.
La domanda che si sono rivolti molti è: perché nel confronto Meret-Cr7 l'arbitro ha decretato il fallo da espulsione diretta senza il consulto del VAR, considerando l'intervento del portiere come da regolamento atto a fare o tentare di fare male all'avversario mentre il tackle di Conti su Lautaro è stato interpretato diversamente, proprio grazie al VAR?
L'episodio di San Siro: il VAR corregge Guida
Una domanda che ovviamente non ha risposta. L'arbitro Guida a San Siro aveva considerato l'intervento di Conti da ‘rosso' diretto: il difensore rossonero colpisce Lautaro e non la palla e il fallo c'è. Il VAR però ha richiamato l'arbitro per fargli notare che il contatto non è con il piede a martello ma con la gamba d'appoggio. Dunque, un intervento più lieve e Guida ha corretto la decisione estraendo solamente il ‘giallo'.
Due falli simili, due decisioni diverse
Dunque, per Conti non è valsa la regola di intervenire facendo male o con il tentativo di fare male all'avversario, mentre per Meret su Ronaldo non ci sono stati dubbi: espulsione del portiere senza VAR. Eppure, proprio a Napoli sono ancora furibondi perché grazie alle immagini e alle moviole si sarebbe facilmente visto che Meret non tocca nemmeno Cristiano Ronaldo. E se doveva essere punita l'intenzione, come da regolamento, allora anche per Conti non c'era soluzione se non il rosso diretto. Che non è arrivato, salvando il Milan e facendo arrabbiare i tifosi del Napoli che si sono sentiti sbeffeggiati due volte.
I precedenti che fanno discutere: Pjanic su Rafinha
E se si vuole dare adito ai complottisti e agli amanti del sospetto, si potrebbe anche citare l'intervento in colpevole ritardo di Pussetto su Ospina in Napoli-Udinese, costato 5 punti di sutura in fronte e tanta paura per l'estremo colombiano. Mentre per l'attaccante dei friulani non è scattato nemmeno un cartellino giallo. O ancora, e qui si riapre una ferita che ancora brucia, la ‘sportellata' di Pjanic su Rafinha di un anno fa, quando Orsato non estrasse il cartellino giallo al bosniaco (già ammonito).