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Perché Mario Mandzukic può essere squalificato con la prova tv e quante giornate rischia

Il calcione rifilato da terra ad Alessio Romagnoli del Milan nell’area di rigore bianconera rischia di mettere nei guai e costare caro all’attaccante. Nel corso della riunione in Lega tra arbitri, capitani e allenatori – oltre alla difesa d’ufficio da parte del designatore Rizzoli – è emerso come il giudice sportivo si sia riservata l’opportunità di rivedere le immagini in questione. Il croato però può cavarsela… ecco perché.
A cura di Maurizio De Santis
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Prova Tv per Mario Mandzukic, nella giornata di martedì ci sarà la decisione. Il calcione rifilato da terra ad Alessio Romagnoli del Milan nell'area di rigore bianconera rischia di mettere nei guai e costare caro all'attaccante. L'atteggiamento del croato era finito sotto i riflettori assieme alla mancata concessione del calcio di rigore per il tocco di braccio di Alex Sandro mettendo sul banco degli imputati l'arbitro, Michael Fabbri, e lo stesso Var. Perché quel comportamento non è stato preso in esame dagli addetti nella control room? Possibile che sia sfuggito anche all'attenzione degli altri collaboratori del direttore di gara? E' per questo che nel corso della riunione in Lega tra direttori di gara, capitani e allenatori – oltre alla difesa dell'operato degli arbitri da parte del designatore Rizzoli – è emerso come il giudice sportivo si sia riservata l'opportunità di rivedere le immagini in questione.

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Cosa rischia Mandzukic?

Una squalifica che può andare da due a tre giornate in base alla differente considerazione che può essere fatta dal giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea. La discriminante è nella valutazione dell'episodio in riferimento alla cosiddetta ‘condotta antisportiva' oppure ‘condotta violenta' (comprese le attenuanti e le aggravanti del caso) come indicato al comma 4 dell'articolo 19 del Codice di Giustizia sportiva

Ai calciatori responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica

  • a) per due giornate in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara.
  • b) per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti.
  • c) per cinque giornate o a tempo determinato in caso di particolare gravità della condotta violenta di cui alla lett. b.
  • d) per otto giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara.

Nessuna squalifica, ecco perché Mandzukic può cavarsela

A questo punto la domanda è lecita: Mandzukic rischia davvero di essere squalificato con la prova tv? A giudicare da quanto successo le possibilità che ciò accada sono basse essenzialmente per un motivo: l'episodio sarebbe già stato analizzato dal Var (Calvarese) che aveva deciso di non richiamare l'attenzione dell'arbitro Fabbri dopo il contatto tra Mandzukic e Romagnoli. Lo avesse fatto, il direttore di gara avrebbe potuto assegnare un penalty al Milan ed estrarre il cartellino nei confronti della punta bianconera.

  • Perché il Var non ha segnalato l'episodio? Evidentemente nonostante la regola del "tentare di colpire" non ha ritenuto la rilevanza del gesto abbastanza grave. Oppure, più semplicemente, non lo ha visto.

La linea di intervento del Var è molto chiara – ha ammesso Rizzoli nella riunione in Lega – nelle situazioni di gioco deve esserci una violenza. Se fosse stata reputata come violenza, sarebbe intervenuto e avrebbe dato il rosso. Il Var interviene solo quando lo reputa chiaramente un errore del campo. Evidentemente non è stato così.

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