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Perché Klopp batte (quasi) sempre Guardiola e il City ha preso quella batosta

Coraggio, equilibrio nella riconquista del pallone, aggressività, capacità di essere più efficaci toccando meno palloni (604) rispetto all’avversario (967) come avvenuto nella sfida di Champions. Quando il tecnico catalano incontra il tedesco spesso la sua tensione verso la perfezione degli schemi scricchiola.
A cura di Jvan Sica
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Gia quel 3-0 del 2014 del suo Borussia Dortmund contro il Bayern di Guardiola invincibile in patria era un chiaro indizio. Se poi vi aggiungiamo la vittoria del 14 gennaio scorso per 4-3 e quella di ieri sera abbiamo un po’ di punti di appoggio per elaborare un pensiero sensato. Dietro a questa riflessione c’è la domanda del titolo: perché Klopp batte Guardiola? Detta così sembra una costante, cosa che nella loro storia non è stata. Però accade, soprattutto quando sia con il Bayern Monaco sia con il Manchester City Guardiola sembra aver raggiunto vette di perfezione attaccabili solo dalle due spagnole.

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Coraggio e spudoratezza contro la perfezione degli schemi. Marco Bucciantini ha parlato di “fanciullesca scientificità” in riferimento al calcio di Klopp, che riesce a mandare in bambola la tensione verso la perfezione di Guardiola. Nel gioco del tecnico tedesco, al di là di innovazioni scientifiche che tutti ormai conosciamo (l’importanza dell’equilibrio nella riconquista del pallone soprattutto), c’è davvero quello che viene definito un desiderio di imporsi che nessuno schema può ingabbiare e una stravaganza che tocca la sfrontatezza, quella buona però, quella che ti porta in alto.

La heatmap di Liverpool-Manchester City tratta da whoscored.com
La heatmap di Liverpool-Manchester City tratta da whoscored.com

Questione di geni. Credo molto nella cultura del luogo e sono andato a vedere dove sono nati e cresciuti i tre attaccanti del Liverpool di ieri sera. Firmino è nato a Maceiò, indicata da tanti editors come una della 10 città più violente al mondo dove si cresce più in fretta del normale; Mané è di Sédhiou, dove da secoli domina la cultura Madinka, il cui rito di passaggio all’età adulta, il Kankurang, comprende mutilazioni genitali ma soprattutto un anno di vita da soli fra i boschi (prima, oggi si arriva a quattro settimane. Ma il bimbo può avere anche 6-7 anni); Salah invece è di Basyoun, dove si cresce nel mito del Generale El Shazly, adorato ancora in Egitto per un coraggio quasi sconsiderato dimostrato soprattutto nella Guerra dei Sei Giorni.

Fanciullesca temerarietà. Una tendenza al coraggio, all'aggressività (nel senso di atteggiamento offensivo), alla capacità di adattarsi alle situazioni e raggiungere l'obiettivo fidandosi anche del proprio istinto credo siano evidenti. Questi tre calciatori mercoledì sera hanno utilizzato coraggio e spudoratezza per abbattere la voglia di perfezione del Pep, assorbendo senza nessuna crisi di rigetto quella ‘fanciullesca temerarietà' ricca di concetti geometrici del gioco di Klopp. Però attenzione, la fanciullezza fa brutti scherzi. Il passaggio del turno non è al sicuro.

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