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Perché Dybala non gioca nella Juventus: ecco il parere di un grande ex bianconero

Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, l’attaccante argentino ha finito per perdere il posto e sedersi in panchina di fianco a Massimiliano Allegri. Per il ventiquattrenne di Laguna Larga non è dunque un momento felice, anche se i tanti impegni che dovrà affrontare la Juventus nei prossimi giorni potrebbero regalargli qualche chance in più.
A cura di Alberto Pucci
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Inutile girarci intorno: Paulo Dybala non è per niente felice. La "Joya" ha perso la gioia di stare in campo, anzi di stare in panchina seduto a fianco di Massimiliano Allegri. L'unico a non essere contento dello sbarco di Cristiano Ronaldo alla Continassa pare proprio l'attaccante argentino: arretrato nelle gerarchie del Conte Max e superato anche da quel tosto centravanti croato che risponde al nome di Mario Mandzukic. Nascosto dalla sua proverbiale maschera, Dybala è ora un grande punto interrogativo per i tifosi della Madama. E' veramente un campione? E se è tale, riuscirà a reagire e a ritrovare il posto in campo?

Alle domande del popolo juventino ha cercato di dare una risposta un vecchio protagonista della Juventus di Conte e Allegri: "Accettare di non partire dall’inizio non è semplice per nessuno – ha spiegato Andrea Pirlo a "Tuttosport" – Paulo farà di tutto per giocare il più possibile: se si mette ad allenarsi con la voglia di Ronaldo poi sarà difficile lasciarlo fuori". Già, Ronaldo. Il portoghese è diventato un incubo per Dybala. Nonostante l'amicizia nata alla Continassa, il suo arrivo ha infatti lasciato il segno sull'umore dell'argentino.

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Dybala fuori dagli schemi

"Le qualità di Dybala non sono in discussione – ha continuato Pirlo – ma quando non giochi vuole dire che devi fare qualcosa in più. Per diventare un giocatore fondamentale per la Juventus Dybala deve trovare qualcosa dentro di lui, lo deve fare prima di tutto per se stesso". L'ex regista bianconero la fa facile, ma non lo è per nulla per il ventiquattrenne di Laguna Larga: penalizzato anche dai piani tattici di Massimiliano Allegri. Nel 4-3-3 bianconero, ad esempio, il centravanti è CR7 e non c'è spazio per Dybala che non ha oltretutto le caratteristiche di un esterno.

Qualche chance in più Paulo ce l'ha nel 4-2-3-1, dove potrebbe giocare da "falso nueve" oppure subito dietro la prima punta come è successo a Verona: esperimento in parte fallito, perché l'argentino ha finito per decentrarsi troppo ed essere poco utile al reparto offensivo. Il problema è dunque soprattutto di Allegri: "E’ uno dei migliori, gli manca solo la ciliegina della Champions – ha spiegato ancora Pirlo – E' molto bravo a gestire uno spogliatoio di campioni come quello della Juventus". Sarà anche vero, ma il caso Dybala rischia di creare un precedente davvero pericoloso.

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